La prestigiosa università vuole fronteggiare le accuse di elitarismo
OXFORD - L'università di Oxford, pilastro con Cambridge dell'eccellenza accademica britannica (e mondiale), ma anche storica roccaforte del privilegio sociale ed etnico, promette un cambiamento radicale nelle procedure di ammissione: con l'obiettivo di garantire entro il 2023 una quota minima di iscrizioni del 25% agli"studenti più poveri e provenienti da un retroterra svantaggiato.
Decisa a fronteggiare le accuse di elitarismo - alimentate anche da rapporti e denunce recenti, malgrado le ripetute promesse di un maggiore sforzo d'integrazione dei ceti meno abbienti e delle minoranze - l'università nota come gli ultimi dati abbiano fatto segnare in effetti un record d'ingessi di giovani provenienti da scuole pubbliche (il 60,5%).
Ma ammette che c'è ancora molto da fare per offrire pari opportunità a chi è vittima del gap sociale. «Vogliamo accelerare il cammino verso una diversificazione dei nostri studenti», ha annunciato la professoressa Louise Richardson, vice-chancellor (rettore) dell'ateneo, illustrando il progetto.