A livello nazionale la proposta ha finora incontrato una notevole opposizione
NEW YORK - A cinquant'anni di distanza dal movimento che si è battuto per portare l'età del voto negli Stati Uniti a 18 anni, è nato un altro movimento, che spera questa volta di abbassarla a 16 anni.
A livello nazionale, spiega il New York Times, la proposta ha finora incontrato una notevole opposizione, in particolare riguardo la maturità - non sufficiente secondo i critici - necessaria per votare. A marzo, quando la deputata Ayanna Pressley del Massachusetts ha proposto un emendamento per portare l'età del voto a 16 anni, la proposta è stata bocciata con 126 sì e 305 no. E diversi repubblicani ritengono che si tratti di una mossa dei democratici per ampliare il loro elettorato, visto che la Generazione Z, che include i ragazzi di 16 e 17 anni, è sempre più spostata su posizioni liberal. Localmente, intanto, le campagne guidate dai giovani sono iniziate già dal 2013, da quando Takoma Park, in Maryland, ha dato ai ragazzi di 16 e 17 anni la possibilità di esprimere la loro preferenza alle elezioni municipali.
D'altronde mentre negli anni '60 le manifestazioni erano concentrate nei campus universitari, l'attivismo di oggi si è spostato nelle scuole superiori e questo sta influenzando le campagne sull'età del voto. Molti studenti del liceo negli Usa, ad esempio, sono recentemente scesi in piazza chiedendo una regolamentazione più severa delle armi da fuoco dopo le ultime sparatorie, e vogliono influenzare il processo politico votando.