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AttualitàSono 300 i geni che causano patologie mentali

14.05.19 - 10:10
Sono stati mappati dai ricercatori di un istituto australiano e ce ne sono 70 nuovi
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Sono 300 i geni che causano patologie mentali
Sono stati mappati dai ricercatori di un istituto australiano e ce ne sono 70 nuovi

SYDNEY  - Mappati 300 geni correlati con i disturbi mentali, di cui 70 nuovi che contribuirebbero a schizofrenia, disturbo bipolare, depressione, deficit di attenzione e iperattività. Lo studio australiano, condotto dai ricercatori del Queensland Institute of Medical Research, apre la strada a terapie più mirate.

In base a comparazioni con campioni di geni già conosciuti, gli studiosi hanno potuto identificare come i nuovi 70 geni, come gli altri 261 già collegati a malattie mentali, interagiscono per causare i disturbi. Il responsabile del Translational Neurogenomics Group dell'Istituto stesso, Eske Derks, scrive su Nature Genetics che la scoperta ha permesso di ottenere un quadro biologico molto più chiaro dei vari disturbi mentali.

«Collegando queste informazioni agli studi già condotti sulle espressioni di geni, potremo ottenere una migliore comprensione di quali specifici geni sono responsabili e come agiscono, se sono attivi in eccesso o non abbastanza».

In particolare, i ricercatori hanno identificato 275 geni che interagendo possono aumentare il rischio di schizofrenia, 13 che incrementano il rischio di disturbo bipolare, 31 coinvolti nella depressione e 12 nel deficit di attenzione e iperattività. Sono inoltre state classificate le parti del corpo in cui sono stati individuati i vari geni: 137 di essi, cioè il 41% sono erano presenti solo nel tessuto cerebrale, mentre un altro 24% dei geni è rintracciabile nel sangue.

«Il prossimo passo - afferma Derks - sarà di formulare farmaci che possano agire su questi geni. L'obiettivo è ottimizzarne l'espressione per migliorare le condizioni dei pazienti. Speriamo in un prossimo futuro di riuscire a misurare la presenza nel sangue questi geni e a comparare la loro attività rispetto alle persone sane».

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