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COREA DEL NORD / MALAYSIACondannata per l'omicidio del fratellastro di Kim, sarà scarcerata il 3 maggio

13.04.19 - 14:57
La 30enne era stata arrestata più di due anni fa. Si è sempre dichiarata innocente
Keystone (archivio)
Il fratellastro del leader nordcoreano morì il il 13 febbraio del 2017
Il fratellastro del leader nordcoreano morì il il 13 febbraio del 2017
Condannata per l'omicidio del fratellastro di Kim, sarà scarcerata il 3 maggio
La 30enne era stata arrestata più di due anni fa. Si è sempre dichiarata innocente

KUALA LUMPUR - Doan Thi Huong, la donna vietnamita di 30 anni condannata a 40 mesi di prigione per l'omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro maggiore del leader nordcoreano Kim Jong-un, sarà scarcerata il 3 maggio.

Lo ha reso noto il suo avvocato Naran Singh, secondo cui Huong lascerà "tra poche settimane" il penitenziario femminile di Kajang, a Kuala Lumpur.

La donna era stata arrestata più di due anni fa insieme all'indonesiana Siti Aisyah, 27 anni, per il ruolo avuto nella morte di Kim, il 13 febbraio del 2017, usando il gas nervino Vx all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, in un piano ordito, secondo l'intelligence sudcoreana e Usa, da agenti nordcoreani per eliminare il fratellastro del "supremo leader".

Le due donne si dichiararono da subito innocenti, anche nell'udienza preliminare del processo, raccontando che ritenevano di partecipare a uno show televisivo.

Poche settimane fa, la donna indonesiana, verosimilmente su pressioni del governo di Giacarta, è stata scagionata e liberata a sorpresa dalla procura generale, mentre Huong ha dovuto, come unica imputata, attendere la sentenza.

Un altro colpo di scena è maturato il primo aprile quando Huong ammise la colpevolezza per il reato di "lesioni", permettendo alla procura di riformulare l'accusa sulla tipologia di reato punibile fino a 10 anni di prigione, ma al riparo dalla pena di morte prevista per l'omicidio nello schema iniziale.

Il trattamento diverso tra le due donne è stato criticato, ma ora si avvia a essere in parte sanato. Dopo l'ammissione di colpevolezza, il giudice Azmi Ariffin dell'Alta Corte di Shah Alam High, condannò Huong a 40 mesi di prigione da scontare a partire dall'arresto del 15 febbraio 2017: la pena è stata poi ridotta di un terzo per i benefici concessi dalla legge malese, tra buona condotta e perché scontata già per oltre 2 anni.

Sull'omicidio di Kim Jong-nam restano moltissime zone d'ombra e soprattutto, nei fatti, nessun colpevole. Difficile, infatti, che la procura malese possa processare i quattro agenti della Corea del Nord sospettati di aver preparato l'attacco e tornati in patria subito dopo aver messo a segno con successo il piano.

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