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ITALIARatzinger: «Club omosessuali in molti seminari, la pedofilia era ritenuta giusta»

11.04.19 - 10:54
Benedetto XVI ha preso posizione in merito allo scandalo degli abusi sessuali all'interno della Chiesa
Keystone/Ti-Press
Ratzinger: «Club omosessuali in molti seminari, la pedofilia era ritenuta giusta»
Benedetto XVI ha preso posizione in merito allo scandalo degli abusi sessuali all'interno della Chiesa

ROMA - «Si formarono club omosessuali in molti seminari. La pedofilia era ritenuta giusta». Sono parole forti quelle scritte da Joseph Ratzinger. Il Papa emerito ha racchiuso in diciotto pagine i suoi appunti pubblicati sul mensile tedesco Klerusblatt per «fornire qualche indicazione che potesse essere d’aiuto in questo momento difficile». Il tema è proprio il più critico e attuale per il mondo cattolico, e non solo: «La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali». Il testo ha avuto l'avallo di Papa Francesco, che viene ringraziato «per tutto quello che fa».

I denunciati dovevano essere protetti - Benedetto XVI torna agli anni Ottanta, periodo in cui «fu teorizzata l’idea che fosse giusta» la pedofilia. Iniziò un lungo periodo di garantismo «in cui i denunciati dovevano essere protetti, e questo fino al punto di escludere di fatto una condanna. Il loro diritto alla difesa venne talmente esteso che le condanne divennero quasi impossibili».

Crisi figlia del ‘68 - Sono accuse pesanti quelle di Ratzinger che descrive una cultura della trasgressione figlia del «collasso morale della seconda metà degli anni Sessanta, della rivoluzione del 1968 che ha portato alla totale libertà sessuale, una libertà che non concedeva più alcuna norma. Si è arrivati a un collasso della teologia morale cattolica che ha reso inerme la Chiesa di fronte a questi processi della società».

Il Papa emerito ha poi spiegato come la crisi sia proseguita negli anni Settanta e Ottanta, ventennio in cui in tutto il mondo occidentale si valutava «sul momento e a seconda delle circostanze cosa fosse relativamente meglio. La crisi, a quel punto, aveva raggiunto forme drammatiche. La pedofilia è stata diagnosticata come permessa e conveniente».

Benedetto XVI ha sottolineato che «la Santa Sede sapeva di questi problemi», ma rivaluta comunque l’operato di Giovanni Paolo II, che si è prodigato «per arginare quella che ha ritenuto una deriva pericolosa».

La perdita dei valori - Ratzinger individua la causa dell’incontenibile crisi nell’assenza di Dio, nella crisi dei valori, «la Chiesa viene vista solo come un apparato politico». E raccomanda «non un’altra Chiesa inventata da noi, ma un rinnovamento della fede». La soluzione è riconoscere che «sì, il peccato e il male nella Chiesa ci sono. Ma anche che oggi c’è pure la Chiesa santa che è indistruttibile. La Chiesa di oggi è come non mai una chiesa di martiri...».

«Alla perdita progressiva dell’identità cattolica - ha concluso - si deve reagire con una serie di scelte difficili, radicali, che non prevedono scorciatoie, anche al rischio di dividere il mondo cattolico, e non solo, prefigurando nuovi spartiacque».

Come riporta il Corriere della Sera, se Benedetto XVI ha sentito il bisogno di aggiungere il suo pensiero a quello ufficiale diffuso dopo la riunione di febbraio sul tema, significa che non è stato del tutto convinto dalla reazione ufficiale della Chiesa, nonostante l’inasprimento delle pene e la posizione netta di papa Francesco.

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