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NIGERIAIn Nigeria hanno rapito un altro sacerdote cattolico

27.03.19 - 11:32
Lo conferma anche l'Arcidiocesi dello stato di Kaduna, non si conosce l'identità dei rapitori: «Le autorità non fanno quasi nulla»
Keystone
Le autorità religiose: «Quello dei rapimenti di sacerdoti è ormai un business»
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In Nigeria hanno rapito un altro sacerdote cattolico
Lo conferma anche l'Arcidiocesi dello stato di Kaduna, non si conosce l'identità dei rapitori: «Le autorità non fanno quasi nulla»

CITTÀ DEL VATICANO - Ennesimo rapimento di un sacerdote cattolico in Nigeria. Secondo notizie pervenute all'agenzia vaticana Fides, padre John Bako Shekwolo è stato sequestrato il 25 marzo nella sua casa nel villaggio di Ankuwai, nello Stato di Kaduna, nel centro - nord della Nigeria.

Il rapimento è stato confermato da un comunicato firmato dal Cancelliere dell'Arcidiocesi di Kaduna, mons. Daniel J. Kyomm: «Siamo spiacenti di annunciare che uno dei nei nostri sacerdoti padre John Bako Shekwolo è stato rapito da ignoti. Mentre chiediamo ai fedeli di pregare per un rapido rilascio di padre Shekwolo, facciamo appello alle coscienze di coloro che lo hanno rapito perché lo rilascino incolume».

La polizia locale ha assicurato di far tutti gli sforzi possibili per liberare padre Shekwolo che è parroco della chiesa di Santa Teresa di Ankuwa.

Sempre Fides riferisce che il rapimento del sacerdote cattolico è stato stigmatizzato dall'Associazione dei Cristiani di Nigeria (Christian Association of Nigeria - Can), che riunisce le diverse confessioni cristiane del Paese, con una dichiarazione del suo presidente, il reverendo John Joseph Hayab.

«La Can condanna con forza il rapimento di padre John Bako Shekwolo. Mentre notiamo che quello dei sequestri nello Stato di Kaduna è diventato un grande business, invitiamo i rapitori a rilasciare il sacerdote».

«È triste che lo stato di Kaduna sia diventato il centro del business dei rapimenti, con il governo che non fa quasi nulla per fermarlo. Questo dimostra che c'è un fallimento della governance, per quanto riguarda la sicurezza della vita e della proprietà» incalza il reverendo.

«Il governo e le agenzie di sicurezza devono assumersi la responsabilità di proteggere le vite e proprietà, che è l'essenza di ogni governo», conclude la dichiarazione.

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