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La procura di Roma ha chiuso l'indagine sugli occultamenti relativi alla morte del geometra arrestato per droga
ROMA - Otto carabinieri potrebbero finire a processo per il depistaggio relativo alla morte di Stefano Cucchi, il geometra romano morto mentre si trovava in custodia cautelare per droga nell'ottobre del 2009.
Come riporta la stampa italiana, la Procura di Roma contesta loro diversi reati come falso, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia. Tra gli accusati figurano anche il generale Alessandro Casarsa e il colonnello Lorenzo Sabatino.
La «strategia» di occultamento che avrebbero messo in piedi, fatta di alterazioni di documenti e di falsi, è emersa nel corso del processo ad altri quattro militi dell'arma, tre dei quali - Alessio Di Bernardo, Francesco Tedesco e Raffaele D'Alessandro - devono rispondere di omicidio preterintenzionale.
