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Londra considera innocente la donna condannata per spionaggio. La risposta di Teheran: «Indipendentemente dalla sua residenza, la signora resta una cittadina iraniana»
LONDRA - Il Regno Unito ha annunciato di voler accordare formalmente uno status di "protezione diplomatica" a Nazanin Zaghari-Ratcliffe, la donna iraniano-britannica condannata nel 2016 a Teheran, sulla base di accuse di spionaggio che ella nega, e tuttora in carcere.
La mossa - che mira a trasformare il caso giudiziario in una controversia fra Stati - è stata annunciata dal ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, il quale ha ammesso che non si tratta di «una bacchetta magica» per ottenerne il rilascio, ma comunque di «un importante passo diplomatico», basato sul fatto che Londra considera la donna - dipendente della fondazione Thomson Reuters e diventata cittadina britannica per matrimonio - «innocente» e il comportamento dell'Iran «totalmente sbagliato».
Immediata la risposta di Teheran, che ha fatto sapere di non riconoscere la validità della protezione diplomatica britannica e di considerarla «illegale». «I governi possono accordare questa protezione solo ai propri cittadini - ha twittato l'ambasciatore iraniano a Londra, Hamid Baeidinejad - e come il governo britannico sa perfettamente, l'Iran non riconosce la doppia nazionalità. Indipendentemente dalla sua residenza, la signora Zaghari resta quindi una cittadina iraniana».
