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REGNO UNITOLa "Sposa dell'Isis": «È ingiusto togliermi la cittadinanza britannica». Così due americane

20.02.19 - 14:56
La 19enne partita per unirsi allo Stato islamico ha commentato così la decisione del Ministero dell'interno di Londra
Keystone
La "Sposa dell'Isis": «È ingiusto togliermi la cittadinanza britannica». Così due americane
La 19enne partita per unirsi allo Stato islamico ha commentato così la decisione del Ministero dell'interno di Londra

LONDRA - Un provvedimento «ingiusto»: così Shamima Begun, 19 anni - la ragazza londinese di fede musulmana unitasi quindicenne al cosiddetto Stato Islamico in Siria nel 2015 e definita dai media "la Sposa dell'Isis" - ha commentato la decisione del ministero dell'Interno britannico (Home Office) di revocarle la cittadinanza del Regno.

Begum, che dal campo profughi siriano in cui ha trovato alla fine rifugio e dove ha dato da pochi giorni alla luce un bambino aveva implorato nei giorni scorsi di poter tornare a Londra, ha detto nell'ennesima intervista - stavolta a Itv - di avere «il cuore spezzato», ma di non volersi ancora dare per vinta.

La sua prossima carta, ha lasciato intendere, potrebbe essere cercare di ottenere un passaporto in Olanda, Paese di cui è cittadino suo marito, un ex miliziano dell'Isis conosciuto e sposato in Siria, arresosi qualche tempo fa alle forze anti-jihadiste.

La revoca della cittadinanza è al centro di controversie legali in Gran Bretagna, ma è stata rivendicata anche oggi dal governo e da alcuni deputati Tory come legittima. Mentre fonti del ministero hanno sottolineato come la normativa britannica preveda questa possibilità se debitamente motivata e se la persona privata del passaporto ha il diritto automatico di avere la cittadinanza da un altro Paese: come pare per Shamima, la cui madre risulta originaria e cittadina del Bangladesh.

Due americane mogli combattenti vogliono tornare a casa - Due donne con passaporto americano che hanno ripudiato il proprio paese per unirsi all'Isis ora si sono pentite, e vogliono tornare a casa. Quattro anni fa - racconta il New York Times - Hoda Muthana, studentessa universitaria 20enne dell'Alabama, ha abbandonato la famiglia, si è unita allo Stato Islamico ed è stata sposata con tre combattenti del Califfato.

Muthana si è arresa il mese scorso alle forze della coalizione, è detenuta in un campo profughi nella Siria nord-orientale, e dice che è profondamente dispiaciuta e vuole tornare negli Stati Uniti.

Un'altra donna, Kimberly Gwen Polman, 46 anni, con doppia cittadinanza americana e canadese, è nata in Ontario e ha tre figli adulti. Nel 2015 ha lasciato il Canada per sposare un membro dell'Isis conosciuto online: «Non ho parole - ha detto - per quanti rimorsi ho».
 

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