Lo denuncia il Comité Transalpine Lyon-Turin, secondo cui sono stati sottovalutati i vantaggi ambientali
PARIGI / ROMA- L'analisi costi-benefici sulla ferrovia ad alta velocità Torino-Lione (Tav) è «straordinariamente di parte»: è quanto afferma il Comité Transalpine Lyon-Turin, secondo cui «minimizzando i benefici ambientali colossali, si iscrive nella colonna dei costi il mancato introito che rappresenterebbe per lo Stato italiano una diminuzione importante delle tasse sul carburante e dei pedaggi autostradali».
«Per sintetizzare - conclude il comitato francese - meno ci saranno mezzi pesanti e auto sulle Alpi, più il rapporto costi-benefici sarà negativo. Un ragionamento che pesa almeno quanto il CO2», che rappresenta.
Presieduto dal Presidente e amministratore delegato di Danone, Franck Riboud, il Comitato raggruppa enti locali, società, enti finanziari, bancari, sindacali, consolari e associazioni. Il suo obiettivo è condurre «qualsiasi azione» per agevolare ed accelerare la realizzazione della Tav.