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CINAPechino esige la rimozione della richiesta d'arresto contro Meng Wanzhou

29.01.19 - 07:13
La diplomazia cinese esprime «grave preoccupazione» per l'ultima mossa degli Stati Uniti e richiede di non procedere con la richiesta di estradizione dal Canada
Keystone
Pechino esige la rimozione della richiesta d'arresto contro Meng Wanzhou
La diplomazia cinese esprime «grave preoccupazione» per l'ultima mossa degli Stati Uniti e richiede di non procedere con la richiesta di estradizione dal Canada

PECHINO - La Cina chiede con forza agli Usa di rimuovere la richiesta d'arresto contro Meng Wanzhou, a capo della finanza di Huawei, e di non procedere con la richiesta di estradizione dal Canada evitando di peggiorare il percorso negativo finora intrapreso: il ministero degli Esteri, a poche ore dalla formalizzazione delle variegate accuse del Dipartimento di Giustizia americano contro la società e la manager, assicura che Pechino «proteggerà con fermezza i legittimi interessi delle compagnie cinesi».

In una nota, il ministero degli Esteri esprime «grave preoccupazione» per l'ultima mossa decisa dagli Stati Uniti sollecitando la cancellazione della richiesta di arresto di Meng e la fine «dell'irragionevole repressione» messa in atto contro le imprese cinesi, inclusa Huawei. Pechino, sul punto, intende muoversi «con fermezza» lavorando alla tutela di tutti i loro «interessi legittimi».

La messa in stato d'accusa di Huawei è stata invece definita «ingiusta e immorale» da un funzionario del ministero dell'Industria cinese.

Huawei: «Nessun illecito» - La compagnia respinge infatti le accuse americane di illeciti penali, affermando di «non aver mai commesso le violazioni citate». Il colosso delle tlc cinese, in una nota, precisa anche di «non essere a conoscenza di alcuna violazione» fatta da Meng Wanzhou su cui pende la richiesta degli Stati Uniti di estradizione dal Canada a seguito dell'arresto eseguito il primo dicembre a Vancouver su richiesta americana.

 

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