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STATI UNITIRitiro dalla Siria: Repubblicani contro Trump

20.12.18 - 11:54
Per alcuni, l'Isis non è sconfitto e il pericolo Russia-Iran è grande. Fox News: «Trump ha fatto ciò che aveva promesso»
Keystone
Ritiro dalla Siria: Repubblicani contro Trump
Per alcuni, l'Isis non è sconfitto e il pericolo Russia-Iran è grande. Fox News: «Trump ha fatto ciò che aveva promesso»

WASHINGTON - L’inatteso annuncio di Donald Trump della volontà di ritirare le truppe americane dalla Siria sta causando perplessità e opposizione nello stesso campo repubblicano.

«A quelli che dicono che in Siria abbiamo sconfitto l’Isis dico che si tratta di una dichiarazione non accurata», ha commentato in Senato Lindsey Graham, membro della Commissione servizi armati normalmente alleato di Trump. «Sono stati colpiti, sono stati umiliati, ma non mi bevo la narrativa secondo cui l’Isis sarebbe stato sconfitto in Siria, Iraq o Afghanistan», ha aggiunto, riconoscendo però al presidente «tutto il credito del mondo» per essersi impegnato in maniera più decisa nella lotta al gruppo terroristico. In un tweet, Graham ha inoltre definito la decisione di Trump «un errore alla Obama» e ha lamentato l’assist che tale scelta rappresenta per l’Iran e la Russia.

KeystoneLindsey Graham

«È un errore madornale», ha commentato il senatore repubblicano Marco Rubio su Twitter. «Se non venisse annullato perseguiterebbe questa amministrazione e l’America per gli anni a venire», ha aggiunto, sottolineando come la decisione di Trump vada contro l’avviso della maggior parte dei suoi consiglieri militari. Rubio ha inoltre sottolineato che il ritiro americano consegna «la Siria ai più grandi nemici di Israele»: «L’Isis, l’Iran ed Hezbollah».

KeystoneMarco Rubio

In ambito conservatore, però, c’è anche chi appoggia la scelta del presidente americano. «In campagna elettorale Trump ha promesso di schiacciare l’Isis (... ) ed è esattamente quello che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno fatto», commenta in un editoriale su Fox News Christian Whiton. «Certamente ci sono ancora dei miliziani dell’Isis rimasti sul campo, ma ricordate che anche molto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale c’erano ancora dei combattenti della resistenza che uscivano dalla foresta per arrendersi», aggiunge. Per quanto riguarda la possibilità che Iran e Russia abbiano campo libero in Siria dopo la partenza americana, l’editorialista ammette che è «deplorevole», ma gli obiettivi di Washington nel Paese mediorientale sono ormai raggiunti.    

Putin plaude al ritiro - La Russia accoglie positivamente la decisione americana di ritirare le proprie truppe dalla Siria, ma non nota ancora segnali in tal senso: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin affermando che in Afghanistan le truppe americane sono presenti da 17 anni nonostante i continui annunci di un ritiro.

«Se gli Usa hanno deciso di ritirare il proprio contingente, hanno fatto la cosa giusta», ha affermato Putin. «La presenza dei soldati americani è necessaria? No, non penso che sia necessaria», ha poi dichiarato il presidente russo ribadendo la sua posizione secondo cui le truppe Usa sono in Siria «illegittimamente» perché prive sia del permesso del Consiglio di sicurezza dell'Onu sia di una richiesta di intervento da parte del governo siriano, alleato di Mosca.

Trump difende la decisione - Donald Trump difende la decisione di ritirare le truppe. «Non è una sorpresa. Mi sono battuto per anni e sei mesi fa, quando volevo pubblicamente farlo, ho accettato di rimanere più a lungo. Russia, Iran, Siria e altri sono i nemici locali dell'Isis. È ora di tornare a casa e ricostruire».

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Forza Trump ! ! !... :-))))(
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