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EL SALVADORAccusata di aver tentato di abortire il figlio del suo stupratore, 20enne viene liberata

18.12.18 - 19:31
Le dure leggi di El Salvador equiparano il reato al tentato omicidio. La legale della giovane: «È una speranza per tutte le donne»
Keystone
Accusata di aver tentato di abortire il figlio del suo stupratore, 20enne viene liberata
Le dure leggi di El Salvador equiparano il reato al tentato omicidio. La legale della giovane: «È una speranza per tutte le donne»

SAN SALVADOR - Lo scorso anno la sua storia aveva commosso il mondo. Imelda Cortez, 20 anni, di El Salvador, era stata accusata di aver tentato di abortire la figlia del suo stupratore e rischiava fino a 20 anni di carcere in virtù delle dure leggi sull’aborto del Paese centroamericano. Ora - dopo che la giovane ha già trascorso 18 mesi dietro le sbarre in attesa del processo - una corte l’ha dichiarata non colpevole: la sua intenzione non era quella di uccidere la piccola.

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Il 17 aprile del 2017 Imelda aveva dato alla luce una bambina nella latrina della sua umile abitazione di Jiquilisco, a un centinaio di chilometri a sud est di San Salvador. La piccola era finita tra gli escrementi e lei e la madre erano state soccorse e trasportate in ospedale. La bimba era sopravvissuta e la donna era stata accusata di tentato omicidio: secondo gli inquirenti, il fatto che non avesse avvisato nessuno della gravidanza e che non avesse cercato assistenza per il parto erano prove della sua colpevolezza.

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Imelda, però, ha sempre sostenuto di non essersi resa conto di essere incinta. Il suo patrigno - un ultrasettantenne che abusava di lei dall’età di 12 anni ed è il padre della neonata - le aveva del resto assicurato che ciò non poteva accadere. Ora una corte ha riconosciuto che la giovane non era a conoscenza del proprio stato e non intendeva compiere alcun omicidio. La 20enne è stata inoltre scagionata dall’accusa di aver trascurato la sua bambina. Lunedì è stata liberata e accolta da una folla festante alla sua uscita dal carcere.

Keystone"Questa lotta è per tutte"

«Questa sentenza rappresenta una speranza per le donne che sono ancora in prigione e sono anche a processo per omicidio aggravato», ha commentato l’avvocata di Imelda, Ana Martínez, come riporta la BBC.

Il patrigno della giovane è stato arrestato ed è in attesa di processo.     

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