Nei gruppi dei Gilet Gialli in diversi credono che l'attacco di ieri sia stato organizzato per piegare «la rivoluzione»
STRASBURGO - Dopo l’attentato è «la fiera del complotto». Su diversi gruppi Facebook dei gilet gialli si moltiplicano da ieri sera i post di coloro che credono che quanto avvenuto a Strasburgo sia solo un «diversivo» organizzato «dai servizi segreti» o «dai politici» per distogliere l’attenzione del pubblico dalla crisi sociale che attanaglia la Francia.
«Ed ecco qua!!! Quello che doveva succedere è successo. Un “attentato” scattato proprio il giorno dopo il discorso di Macron e prima del prossimo sabato di manifestazioni», scrive per esempio un utente nel gruppo “Facebook Acte 5: Macron démission” come riporta France Info. «Macron e il governo fanno apposta a fare un attentato per far scattare lo stato di emergenza per impedire ai gilet gialli di fare la rivoluzione», scrive un altro.
#Giletsjaunes. A propos de l'attaque de Strasbourg pic.twitter.com/SzhACtKlhV
— Matthieu Deprieck (@mdeprieck) 11 dicembre 2018
A insospettire i complottisti - pur in assenza di qualsiasi prova concreta delle loro tesi - sono «la tempistica» dell’attacco («Che strano, ieri Macron non ha convinto (... ) e stasera attentato a Strasburgo?»), l’ora dell’annuncio di un «evento in corso» nella città francese da parte di Bfmtv su Twitter (le 11.47, ma era solo una questione di fuso orario) o la dinamica stessa dell’attentato.
«Ma spiegatemi un po’: uno che vuole davvero fare un attentato aspetta che ci siano tre persone per strada la sera alle 20?», si chiede uno degli esponenti dei “gilets jaunes”, “Fly Rider” alias Maxime Nicolle, in un video diffuso su Facebook. No, «va in mezzo agli Champs-Elysées quando ci sono milioni di persone e si fa esplodere. Questo è un vero attentato», aggiunge.
"Dites-vous bien que le mec qui veut faire un attentat vraiment, il attend pas qu'il y ait 3 personnes dans la rue le soir à 20h00"...#Strasbourg : l'indispensable analyse du #GiletJaune Maxime Nicolle ⤵️ pic.twitter.com/3qf8d9qlN5
— Conspiracy Watch (@conspiration) 11 dicembre 2018
Data la pervasività di tali teorie del complotto sui social, il governo si è già trovato costretto a condannarle fermamente. Come già segnalato, il segretario di Stato del Ministero dell'interno, Laurent Nuñez, si è detto «indignato» per queste voci.
Sur Facebook, dans certains groupes de Gilets Jaunes c'est la foire au complot #Strasbourg pic.twitter.com/MGVuc7Nwso
— Assma Maad (@Assma_MD) 11 dicembre 2018
«Su Facebook, in alcuni gruppi dei Gilet Gialli è la fiera del complotto», ha commentato la giornalista Assma Maad.