La rivelazione rende ancora più imbarazzante l'atteggiamento di Trump verso il principe saudita sul caso Khashoggi
WASHINGTON - Lobbisti rappresentanti il governo saudita prenotarono decine di camere al Trump hotel di Washington nel mese successivo all'elezione del tycoon alla Casa Bianca, pagando oltre 270'000 dollari (la medesima somma in franchi) per circa 500 notti in soli tre mesi. Lo scrive il Washington Post citando documenti di un paio di cause giudiziarie che accusano Trump di aver violato la costituzione incamerando profitti da governi stranieri.
I lobbisti pagavano viaggi gratis a veterani - pare tenuti all'oscuro dei finanziatori - per mandarli poi a Capitol Hill a fare pressioni contro una legge invisa a Riad. Secondo la loro versione, scelsero l'hotel dell'attuale presidente degli Usa Donald Trump perché offriva sconti rispetto alla sua tariffa media (768 dollari a notte) e aveva camere disponibili. La società coinvolta è la Qorvis/MSLGroup, con sede a Washington, che ha a lungo rappresentato il governo saudita negli Stati Uniti.
La rivelazione rende ancora più imbarazzante la posizione assolutoria del presidente verso il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman nell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.