Il comico genovese era stato condannato a 4 mesi per i reati legati a una baita costruita dai No Tav, la Corte d'appello ha estinto il procedimento
TORINO - A carico di Beppe Grillo e di altre nove persone sotto processo a Torino per episodi legati alla baita-presidio costruita dai No Tav in Valle di Susa non ci sono i «presupposti per una pronuncia assolutoria nel merito».
È quanto scrive la Corte d'appello nella sentenza che ha dichiarato i reati prescritti. In primo grado, Grillo era stato condannato a quattro mesi senza condizionale.
«Non sussistendo i presupposti per una pronuncia assolutoria per motivi di merito ai sensi dell'articolo 129 del codice di procedura penale - scrivono i giudici della seconda sezione della Corte d'appello nella motivazione - dovendosi sul punto richiamare le motivazioni della sentenza appellata, si impone, dato atto del parere favorevole espresso dal procuratore generale, la pronuncia di estinzione per intervenuta prescrizione».
La Corte ha depositato la sentenza in cancelleria il 22 novembre dopo una decisione presa "fuori udienza". Alcune settimane fa aveva interpellato la procura generale.