Il procuratore di Torino: «Si informi in futuro». Il ministro dell'Interno italiano: «A Spataro auguro una buona pensione»
TORINO / ROMA - Scontro a distanza tra il procuratore della Repubblica di Torino e il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, che questa mattina avrebbe anticipato con un tweet un’operazione di polizia «mettendone a rischio il buon esito».
Diffuso alle 8.57, il tweet del ministro annunciava il fermo di «15 mafiosi nigeriani» nel capoluogo piemontese oltre ad arresti in Sicilia e a Bolzano: «Anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia», scriveva.
Non solo, anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia, che poi ha ammanettato 8 spacciatori (titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini) a Bolzano.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 4 dicembre 2018
Via comunicato stampa è prontamente arrivata la tirata d’orecchi del procuratore di Torino, Armando Spataro. La notizia data da Salvini via Twitter «è intervenuta mentre l’operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa», vi si legge.
Il procuratore precisa inoltre che «la polizia non ha fermato “15 mafiosi nigeriani”». Non tutte le persone oggetto dell’ordinanza di custodia cautelare, infatti, sono accusate di associazione di stampo mafioso e alcune di loro erano ancora ricercate sia quando è stato diffuso il tweet sia quando è stato pubblicato il comunicato stampa.
«Ci si augura che, per il futuro, il Ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso», conclude la Procura.
Salvini sostiene di essere stato informato del blitz dal capo della polizia alle 7.22 e di essersi sentito quindi «libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell’ordine»: «Basta parole a sproposito. Inaccettabile dire che il ministro dell’Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti», ha replicato il leader della Lega come riporta la stampa italiana. «Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procuratore capo a Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato», ha aggiunto.
«Salvini, come è solito fare, non avendo conoscenze e argomenti, consapevole di aver fatto una enorme cazzata, invita al linciaggio, questa volta del procuratore Spataro», lamenta via Facebook Roberto Saviano, già bersaglio di attacchi da parte del ministro. «È il caso che il Consiglio Superiore della Magistratura si faccia sentire, aggiunge lo scrittore definendo Salvini «il ministro più scarso del Governo».