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RUSSIAPartita la prima Soyuz con equipaggio dopo l'incidente di ottobre

03.12.18 - 13:02
La navetta, lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan, trasporta Anne McClain della Nasa, David Saint-Jacques dell'Agenzia spaziale canadese e Oleg Kononenko dell'Agenzia Spaziale russa Roscosmos
Keystone / EPA
Partita la prima Soyuz con equipaggio dopo l'incidente di ottobre
La navetta, lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan, trasporta Anne McClain della Nasa, David Saint-Jacques dell'Agenzia spaziale canadese e Oleg Kononenko dell'Agenzia Spaziale russa Roscosmos

MOSCA - È partita la prima Soyuz con astronauti a bordo, dopo l'incidente dell'11 ottobre scorso.

La navetta, lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan, trasporta Anne McClain della Nasa, David Saint-Jacques dell'Agenzia spaziale canadese (Csa) e Oleg Kononenko dell'Agenzia Spaziale russa Roscosmos. Il loro arrivo sulla Stazione Spaziale Internazionale, (SSI) per una missione di sei mesi e mezzo, è previsto a sei ore dal lancio.

Da questo volo in poi, infatti, cambia la durata delle missioni, che da circa sei mesi sarà di circa sei mesi e mezzo, per non rallentare il programma dei voli diretti alla Stazione Spaziale, a seguito dell'incidente.

Una volta raggiunta la Stazione orbitale, la navetta si aggancerà al modulo russo Poisk e circa due ore dopo si aprirà il portello e i tre astronauti si uniranno all'attuale equipaggio: il comandante Alexander Gerst, dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), l'americana Serena Aunon-Chancellor e il russo Sergey Prokopyev.

Due dei tre astronauti in viaggio sono al loro debutto nello spazio: è infatti il primo volo per McClain e Saint-Jacques e il quarto per Kononenko. I tre astronauti diventeranno ufficialmente l'equipaggio della spedizione 58 quando Gerst, Aunon-Chancellor e Prokopyev lasceranno la stazione e torneranno a Terra, il 20 dicembre prossimo.

Il lancio di oggi, secondo l'agenzia di stampa russa Tass, è stato assicurato per 71,9 milioni di dollari perché il costo dell'assicurazione è raddoppiato dopo l'incidente che aveva portato al fallimento del lancio e costretto i due uomini a bordo, il russo Alexey Ovchinin e l'americano Nick Hague, a un atterraggio di emergenza. Le cause dell'incidente sono state ormai chiarite, i problemi tecnici risolti. A provocarlo era stato il difetto al sensore che segnala la separazione fra il primo e secondo stadio.

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