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MONDOI gas serra continuano a crescere: nuovo record

22.11.18 - 11:20
Non c'è nessun segno di inversione di tendenza. L'inquinamento aumenta i problemi intellettivi nei bimbi
Keystone
I gas serra continuano a crescere: nuovo record
Non c'è nessun segno di inversione di tendenza. L'inquinamento aumenta i problemi intellettivi nei bimbi

GINEVRA - I gas serra segnano un nuovo record e non c'è nessun segno di inversione di tendenza.

È l'allarme dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), secondo cui le concentrazioni medie di anidride carbonica a livello globale hanno raggiunto 405,5 parti per milione nel 2017, con un trend in continuo aumento (400,1 parti per milione nel 2015).

Senza tagli ai gas serra, afferma sul sito il segretario generale Petteri Taalas, «i cambiamenti climatici avranno impatti sempre più distruttivi e irreversibili sulla vita sulla Terra».

Dal bollettino del WMO emerge che anche le concentrazioni di metano e protossido di azoto (N2O) sono aumentate. Non solo, esiste anche un accordo internazionale che lo regolamenta, è stata registrata una recrudescenza dell'CFC-11, potente sostanza a effetto serra e responsabile del buco dell'ozono.

Dal 1990, avverte l'organizzazione, c'è stato un aumento del 41% del forzante radiativo totale, cioè dell'effetto del riscaldamento sul clima, dei gas serra a lunga vita e l'anidride carbonica incide per circa l'82%.

«La finestra di opportunità per l'azione è quasi chiusa», avverte Taalas che aggiunge: «l'ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di CO2 era 3-5 milioni di anni fa, quando la temperatura era di 2-3 gradi Celsius più calda e il livello del mare era 10-20 metri più alto di adesso».

I dati forniscono prove scientifiche alle relazione del Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) secondo cui la quantità di CO2 che entra nell'atmosfera deve essere uguale alla quantità che viene rimossa dai pozzi, naturali e tecnologici entro il 2050. L'obiettivo è mantenere gli aumenti di temperatura inferiori a 1,5 gradi in modo da ridurrebbe i rischi per il benessere umano, gli ecosistemi e lo sviluppo sostenibile.

L'inquinamento aumenta i problemi intellettivi nei bimbi - Non solo lo smog aumenta il rischio di malattie cardiocircolatorie, respiratorie e di tumori, ma può anche ostacolare il normale sviluppo cognitivo nei più piccoli. La disabilità intellettiva, infatti, secondo un nuovo studio condotto nel Regno Unito, è più comune tra i bambini che tendono ad avere livelli più elevati di inquinamento atmosferico.

Finanziato dalla Public Health England e pubblicato sul Journal of Intellectual Disability Research, lo studio ha utilizzato i dati estratti dal Millennium Cohort Study del Regno Unito, un campione rappresentativo a livello nazionale di oltre 18'000 bambini britannici nati tra il 2000 e il 2002.

I ricercatori dell'Università di Sydney hanno così osservato che in media i bambini con disabilità intellettive avevano il 33% in più di probabilità di vivere in aree con elevati livelli di particolato diesel e il 30% in più di probabilità di vivere in aree con alti livelli di biossido di azoto. Inoltre avevano il 30% in più di probabilità di vivere in aree con alti livelli di monossido di carbonio e il 17% in più di probabilità di vivere in aree con alti livelli di biossido di zolfo.

«I livelli di esposizione all'inquinamento dell'aria esterna tra i bambini con disabilità intellettuale - concludono i ricercatori - sono significativamente più alti di quelli di bambini senza questo tipo di problema. L'esposizione all'inquinamento dell'aria esterna può così contribuire alle disuguaglianze di salute».

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