È l'allarme lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in occasione della 'Giornata internazionale contro l'impunità per i crimini contro i giornalisti'
NEW YORK - «In poco più di un decennio, oltre mille giornalisti sono stati uccisi mentre svolgevano il loro indispensabile lavoro. Nove casi su dieci non sono stati risolti e nessuno è stato ritenuto responsabile».
È l'allarme lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in occasione della 'Giornata internazionale contro l'impunità per i crimini contro i giornalisti'. Guterres si è detto «profondamente turbato», ricordando che «solo quest'anno almeno 88 giornalisti sono stati uccisi».
«Molte altre migliaia sono stati attaccati, molestati, detenuti o imprigionati con false accuse, senza un giusto processo - ha aggiunto - Questo è oltraggioso e non dovrebbe diventare la nuova normalità».
Il segretario generale dell'Onu ha ricordato che «le giornaliste donne corrono spesso i rischi maggiori non solo per il loro lavoro, ma anche per il loro genere», sottolineando poi che «quando i giornalisti sono presi di mira, le società nel loro complesso pagano un prezzo». Quindi ha «invitato i governi e la comunità internazionale a proteggere i giornalisti e a creare le condizioni di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro».