Ha scatenato un vero e proprio caso social in Cina, ma il fenomeno della caccia alla scuola giusta sin dalla più tenera età è reale
SHANGHAI - «Ho una personalità indipendente, un'esperienza ricca e variegata e una ampia quantità di hobby», una frase che non sfigurerebbe in nessun curriculum vitae come si deve.
Il problema che è contenuto sì in un Cv, ma in quello di un bimbo di 5 anni (classe 2003) finito sul social network cinese Weibo e che ha generato un vero e proprio caso.
Fra i vari estratti anche: «ho letto più di 10'000 libri in cinese e inglese», e ancora, «quando mi sgridano so adeguare il mio umore e tornare a dedicarmi allo studio». Al di là della viralità, riporta il South China Morning Post, il documento - vero o meno che sia - tratteggia in maniera spietata un fenomeno reale: la corsa alle migliori scuole dei giovanissimi a partire sin dalle elementari.
Sono, infatti, milioni a contendersi i limitatissimi posti disponibili negli istituti top di citta colossali come Shanghai o Pechino. Eppure, da questo febbraio, la pratica di accettare i Cv dei bimbi candidati è stata resa illegale dalle autorità per evitare le discriminazioni.