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FRANCIAInchieste su stupri e abusi in radio e tv

20.10.18 - 14:59
Nel mirino degli inquirenti c'è un dirigente della televisione Mezzo, specializzata in musica classica, e il responsabile dell'entertainment di Europe 1
Keystone
Inchieste su stupri e abusi in radio e tv
Nel mirino degli inquirenti c'è un dirigente della televisione Mezzo, specializzata in musica classica, e il responsabile dell'entertainment di Europe 1

PARIGI - Dopo cinque denunce di altrettante dipendenti di radio e tv del gruppo editoriale francese Lagardere, la procura ha aperto due inchieste, una per stupro, l'altra per molestie, violenza sessuale e offese a sfondo razzista.

Nel mirino degli inquirenti c'è un dirigente della televisione Mezzo, specializzata in musica classica, e il responsabile dell'entertainment di Europe 1.

Finora delle inchieste non si era parlato pubblicamente, ma adesso il malessere comincia a serpeggiare nei media coinvolti dal momento che le persone sospettate sono state confermate nelle rispettive cariche dalla direzione.

Il caso di stupro risale ad agosto. L'assistente del direttore di Mezzo afferma di essere stata da lui costretta a un rapporto sessuale in una camera d'hotel durante una trasferta a Taiwan. Il suo racconto è stato giudicato credibile ed elementi importanti sono stati raccolti sul posto dalla polizia. Il direttore è sempre al suo posto, la donna è da quest'estate in malattia.

Il secondo caso riguarda un dirigente cinquantenne di Europe 1, rappresentante sindacale per il gruppo Lagardere in Francia e in Europa. Contro di lui sono state presentate quattro denunce fra aprile e luglio, con accuse di uso dell'autorità per molestare, insultare, rivolgersi con espliciti apprezzamenti sessuali alle dipendenti. Una delle querelanti, di origine africana, ha conservato anche suoi SMS a sfondo razzista. In uno di questi casi, il dirigente avrebbe toccato il seno di una dipendente che, per evitarlo, ha subito una contusione.

L'uomo è rimasto un giorno e mezzo in stato di fermo ma poi ha ripreso il suo posto in televisione come se nulla fosse successo. Il suo legale afferma che il sospetto "nega totalmente i fatti" e vuole andare fino in fondo, sospettando manovre per farlo fuori dalla carica. Un rapporto degli ispettori del lavoro gli ha per il momento dato ragione, sottolineando anche che il dirigente è vittima a sua volta di "molestie discriminatorie" a causa delle sue funzioni sindacali.

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