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STATI UNITIIl Post pubblica l’ultimo editoriale di Khashoggi: «Agli arabi serve la libertà di espressione»

18.10.18 - 11:23
Karen Attiah, Washington Post: «È una libertà per la quale pare aver dato la vita»
Keystone
Il Post pubblica l’ultimo editoriale di Khashoggi: «Agli arabi serve la libertà di espressione»
Karen Attiah, Washington Post: «È una libertà per la quale pare aver dato la vita»

WASHINGTON - «Ciò di cui il mondo arabo ha più bisogno è la libertà di espressione». Con questo titolo, che suona quasi come un testamento spirituale, il Washington Post pubblica oggi l'ultimo editoriale di Jamal Khashoggi, scritto poco prima della misteriosa scomparsa del reporter a Istanbul e consegnato al giornale un giorno dopo.

Nell'articolo, il giornalista analizza gli ostacoli alla libertà dei media a partire dal rapporto "Freedom in the World" del 2018, in cui l'unico Paese classificato come «libero» del mondo arabo è la Tunisia. Il giornalista ricorda quindi le grandi aspettative di cambiamento portate dalle Primavere Arabe del 2011 e le successive delusioni per «il ritorno di queste società o al vecchio status quo o a condizioni anche più dure di prima».

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Khashoggi denuncia arresti e censure che condizionano la stampa in tutto il mondo arabo, dalla sua Arabia Saudita all'Egitto, fino al Libano, che «era il gioiello della corona della libertà di stampa nel mondo arabo, caduto vittima della polarizzazione e dell'influenza pro-Iran di Hezbollah».

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L'editoriale, in cui Khashoggi ringrazia anche il Washington Post per aver tradotto in arabo alcuni suoi articoli, si conclude con un appello programmatico per il futuro della stampa panaraba: «Il mondo arabo ha bisogno di una versione moderna dei vecchi media transnazionali, in modo che i cittadini possano essere informati su ciò che succede nel mondo. Ancora più importante, dobbiamo creare una piattaforma per le voci arabe. Soffriamo di povertà, cattiva amministrazione e scarsa educazione. Creando un forum globale indipendente, libero dall'influenza dei governi nazionalisti che diffondono l'odio attraverso la propaganda, la gente comune nel mondo arabo potrà affrontare autonomamente i problemi strutturali della propria società».

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Come riporta la BBC, l'editrice della sezione Global Opinions del Washington Post, Karen Attiah, ha sottolineato come l'editoriale «catturi perfettamente l'impegno e la passione per la libertà nel mondo arabo» di Khashoggi. «Una libertà per la quale pare aver dato la vita», ha aggiunto. Attiah ha continuato dicendo di aver sperato che Khashoggi tornasse per editare l'articolo insieme, ma di aver capito che ciò «non sarebbe successo». 

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COMMENTI
 

nordico 5 anni fa su tio
Un caso così eclatante e solamente un commento ! Deprimente.

Tenderloin 5 anni fa su tio
Un martire della libertà. R.I.P.
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