Le operazioni sono partite con 30 minuti di ritardo
GENOVA - Sono iniziati alle 9.00, con mezz'ora di ritardo, i rientri degli sfollati di ponte Morandi a Genova. La commissione tecnica, riunitasi sopra il viadotto, ha dato il via libera alle operazioni.
«È stato uno stop precauzionale - spiega il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova, Sergio Gambino -. Il vento non influisce sui sensori, il ponte non si sta muovendo. In giornata saranno effettuati tutti gli accessi previsti».
«Paura del ponte? Non l'ho mai avuta» - «Ho una lista di cose da prendere. So già che non la rispetterò e so già che, una volta fuori, avrò dimenticato qualcosa...». Giusy Moretti, portavoce del comitato sfollati di ponte Morandi a Genova , sarà tra le ultime a rientrare nella propria casa. «Il mio turno è sabato pomeriggio - spiega - sono qui per rivedere gli amici di una vita, le persone della mia scala con cui abbiamo condiviso 50 anni».
Ripresa stamattina a #Genova l’assistenza dei #vigilidelfuoco alla popolazione per il recupero dei beni dalle abitazioni evacuate dopo il crollo del #pontemorandi pic.twitter.com/J24AA7oJ77
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 18 ottobre 2018
Due ore non sono tante per ritrovare le proprie cose tra quelle mura abbandonate di corsa lo scorso 14 agosto. «È il meglio che abbiamo potuto ottenere - dice - e comunque potremmo rientrare altre volte. Mia figlia vuole la sedia a dondolo, spero riusciremo a prenderla. E poi vorrei l'orologio di mio padre, quello che gli hanno regalato quando è andato in pensione dalle Ferrovie. Spero di trovarlo, perché ho un vuoto di memoria e non ricordo dove l'ho messo...».
Alle sue spalle i monconi del viadotto, monumento di una tragedia che mai avrebbe immaginato. «Paura del ponte? Non l'ho mai avuta, neppure il giorno che è caduto».
Torna a casa e la trova allagata - Uno degli abitanti di via Porro a Genova non ha potuto raccogliere le sue cose perchè ha trovato la casa completamente allagata a causa dell'acqua piovana fuoriuscita dalle cisterne di raccolta situate sul tetto del palazzo. Nonostante l'aiuto dei vigili del fuoco l'uomo ha dovuto rinunciare al momento a riempire i 50 scatoloni a disposizione. Si teme che il problema possa essersi verificato anche in altri palazzi.