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ITALIAFoa: «Sono stato dipinto come un mostro»

10.10.18 - 16:47
«Sono un giornalista fuori dagli schemi, non allineato politicamente» ha dichiarato il presidente della Rai a Pagine Ebraiche
Ti-Press
Foa: «Sono stato dipinto come un mostro»
«Sono un giornalista fuori dagli schemi, non allineato politicamente» ha dichiarato il presidente della Rai a Pagine Ebraiche

ROMA - «Su di me in queste settimane è stato scritto di tutto e spesso con una violenza verbale che altri con spalle meno larghe delle mie non avrebbero saputo affrontare. Sono stato dipinto come un mostro». Lo afferma il nuovo presidente della Rai, Marcello Foa, in un'intervista a Pagine Ebraiche, concessa nel suo ufficio al settimo piano di Viale Mazzini.

«Sono un giornalista fuori dagli schemi, non allineato politicamente - sottolinea il giornalista -. Certamente lo scopo che andrà perseguito per la Rai dovrà essere in linea con le aspettative qualitative e professionali riposte in me. Però, a prescindere dagli orientamenti dei singoli, posso garantire che mi farò garante di un impegno: promuovere meritocrazia e rinnovamento. La Rai è un'azienda che può e deve dare molto di più al paese, di cui è una delle sue più alte espressioni».

Nell'intervista Foa parla del suo rapporto con Israele, dove si recherà il 16 ottobre prossimo per tenere una conferenza su "Manipolazione dei media e fake news" con il giornalista israeliano Vittorio Dan Segre. «Una firma indimenticabile, ma anche e soprattutto una persona dall'umanità e dalla spiritualità profonde. Tra noi c'è stata un'amicizia intensa - fa sapere il presidente Rai -. Ho sempre letto molto, sia su Israele che su temi ebraici. E appena avrò completato il trasloco penso che in quest'ufficio se ne avrà un segno evidente. Comunque, a parte i tre grandi classici Yehoshua, Oz e Grossman, ho sempre cercato di mettere a fuoco una figura per me fondamentale come quella di David Ben Gurion. L'esperienza del mio amico Vittorio Dan, che al suo fianco ha condiviso momenti e decisioni epocali, è stata un arricchimento decisivo. Israele ha in me un amico sincero e consapevole. E sincero proprio perché consapevole del suo ruolo e della sua specificità».

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