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STATI UNITIKavanaugh ha giurato: è la vittoria di Trump

07.10.18 - 08:18
«È un grande giorno per l'America», ha esultato il presidente americano. Le contestazioni non si placano tra i Democratici
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Kavanaugh ha giurato: è la vittoria di Trump
«È un grande giorno per l'America», ha esultato il presidente americano. Le contestazioni non si placano tra i Democratici

WASHINGTON - Brett Kavanaugh ha giurato: è il 114mo giudice della Corte Suprema americana. Il Senato americano, con 50 voti a favore e 48 contrari, aveva in precedenza confermato la nomina. «È un grande giorno per l'America», esulta il presidente Donald Trump, che si congratula con Kavanaugh e ringrazia l'Fbi per il «duro lavoro». Ma i Democratici assicurano che continueranno a dare battaglia: se al voto di novembre prenderanno il controllo della Camera, apriranno un'indagine seria su Kavanaugh e non è escluso l'impeachment.

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Il voto del senato ha regalato a Trump la vittoria più importante della sua presidenza a un mese dalle cruciali elezioni di medio termine. Il Senato dice sì al giudice scelto da Trump, che si appresta a sostituire Anthony Kennedy alla Corte Suprema. A presiedere lo storico voto il vice presidente Mike Pence, costretto a sospendere le operazioni di voto in seguito alle proteste dei manifestanti in aula, allontanati rapidamente dalle forze dell'ordine. Mentre fuori dal Senato decine di dimostranti venivano arrestati.

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Kavanaugh diventa così il 114mo giudice della Corte Suprema e sarà operativo già dalla prossima settimana. La sua nomina è destinata a cambiare pelle alla corte, che diventa così la più conservatrice della storia moderna americana. Per Trump (e i repubblicani) si tratta di un'impronta decisiva: Kavanaugh e Neil Gorsuch, l'altro giudice nominato dal presidente sono tutti e due giovani e destinati quindi a servire molto a lungo.

KeystoneChristine Ford

Il via libera del Senato arriva al termine di una furiosa battaglia politica, scatenatasi intorno alle accuse di molestie sessuali avanzate contro Kavanaugh. L'accusatrice Christine Ford ha seguito da lontano gli sviluppi di Washington: i suoi legali la descrivono «senza rimpianti» nonostante la sua testimonianza in Senato non sia riuscita a fermare la nomina. «Ritiene di aver fatto la cosa giusta», raccontano gli avvocati, precisando che la loro assistita non è interessata e non preme per l'impeachment di Kavanaugh. Le parole e le ricostruzioni di Ford hanno lasciato parte dell'America a bocca aperta e hanno spinto in piazza migliaia di persone a manifestare contro Kavanaugh.

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Proteste si sono tenute anche nel Maine, stato della senatrice repubblicana che ha sbloccato l'impasse e concesso a Kavanaugh la vittoria. Susan Collins ha impiegato 45 minuti per spiegare in aula il perché del suo sì a Kavanaugh. Ma questo non le ha risparmiato una pioggia di critiche, con molte manifestanti che l'hanno aspettata fuori da Capitol Hill per gridarle «vergogna». Anche nel suo Maine le polemiche non sono mancate, tanto che è già partito il toto-nomi su chi la sfiderà alle prossime elezioni. Fra i papabili, anche l'ex consigliera per la sicurezza nazionale dell'amministrazione Obama, Susan Rice.

KeystoneSusan Collins

Tra i repubblicani, l'unica donna a voltare le spalle a Kavanaugh è stata la senatrice dell'Alaska Lisa Murwkoski. «È una brava persona, ma non penso sia adatto per la Corte Suprema. Devo votare in base alla mia coscienza», ha detto in aula, spiegando ai suoi colleghi i motivi che l'hanno indotta a prendere le distanze dal partito. Per alcuni democratici Murwkoski è già un'eroina, pur non essendo riuscita nella grande impresa: le donne l'applaudono per il coraggio, lo stesso coraggio - le dicono - che è servito a Ford per uscire allo scoperto e presentarsi in Senato.

Per i repubblicani si tratta di una vittoria importantissima che arriva ad una manciata di settimane dalle elezioni di novembre. La battaglia senza esclusione di colpi non ha mobilitato solo gli elettori democratici, ha motivato anche quelli repubblicani. E di questo Mitch McConnell, il leader dei conservatori in Senato e architetto del successo di Kavanaugh, ha ironicamente ringraziato l'opposizione: «Sono riusciti dove noi incontravamo difficoltà. Hanno motivato la nostra base», ha detto fregandosi le mani in prospettiva delle urne.

La Rabbia ha pagato - Brett Kavanaugh ha salvato la sua nomina alla Corte Suprema seguendo il consiglio del consigliere legale della Casa Bianca, Donald McGahn. Quando tutto sembrava perso poco dopo la testimonianza di Christine Ford in Senato, McGahn - riporta il New York Times - si è chiuso in una stanza con Kavanaugh e sua moglie. Al giudice ha consigliato di mostrare la sua rabbia e la sua indignazione sulle accuse mosse nei suoi confronti da Ford.

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Kavanaugh non si è lasciato ripetere due volte il suggerimento: davanti ai senatori ha spiegato con forza e rabbia le sue ragioni, esponendosi alle critiche dei democratici secondo i quali si è spinto troppo oltre. Ma Kavanaugh è riuscito così a convincere i repubblicani, motivandoli a combattere per lui. E così è stato: la battaglia di 90 giorno per la sua conferma si è chiusa con una vittoria.

KeystoneKavanaugh con Bush Jr insieme alla moglie

Di ostacoli per arrivare alla sua conferma Kavanaugh ne ha dovuti superare molti. Il primo iniziale ha riguardato lo scetticismo di Donald Trump, che non era convinto perché lo riteneva un "uomo di Bush". Kavanaugh ha infatti lavorato nella Casa Bianca dell'ex presidente repubblicano George W. Bush. Convinto Trump, Kavanaugh ha poi superato, con l'aiuto di McGahn, lo scetticismo di Mitch McConnell. Quando il peggio sembrava ormai passato sono arrivate le accuse di Ford e poi quelle di Deborah Ramirez.

KeystoneMichael Avenatti

Tutto sembrava perso, ma un aiuto inatteso è arrivato da Michael Avenatti, il legale della porno star Stormy Daniels: Avenatti ha parlato di una terza accusatrice, Julie Swetnick, vittima di uno stupro di gruppo. Accuse pesanti quasi subito smentite e che hanno sollevato dubbi su tutte le donne uscite allo scoperto contro Kavanaugh, facilitandone di fatto la conferma.

 

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COMMENTI
 

GIGETTO 5 anni fa su tio
Grande vittoria per Donald Trump! Ottimo presidente USA!

sedelin 5 anni fa su tio
non entro nel merito della nomina (non so bene chi sia questo personaggio) ma l'oca giuliva che l'ha accusato di stupro é un po' leeeeenta: 34 anni per la denuncia! e fa la pisicologa pure!

Gregi 5 anni fa su tio
"la loro assistita non è interessata e non preme per l'impeachment di Kavanaugh" anche perchê ora finirai al gabbio per false accuse. Go DJT !

streciadalbüter 5 anni fa su tio
D`accordo seo 56:finalmente un presidente americano coi cosiddetti.

seo56 5 anni fa su tio
Grande Trump, sta facendo l’America ancora più grande!!!
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