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ITALIATerza a Miss Italia con una protesi alla gamba: «La diversità non è vincolante»

18.09.18 - 09:37
Chiara Bordi ha partecipato al concorso per far capire che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima
Keystone
Terza a Miss Italia con una protesi alla gamba: «La diversità non è vincolante»
Chiara Bordi ha partecipato al concorso per far capire che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima

ROMA - È stata aggredita e offesa… ma lei ha saputo andare avanti, a testa alta, con quella forza che l’ha portata a gareggiare per la corona di Miss Italia. Chiara Bordi ha saputo rispondere a tutte le critiche ricevute per la sua partecipazione al più famoso concorso di bellezza italiano e non solo: è arrivata terza con la sua protesi alla gamba sinistra. È stata la prima ragazza con disabilità a partecipare al concorso. Tutto il mondo parla di lei.

«Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano perché sei storpia». Era stato questo l’insulto più pesante, ricevuto da una donna su Facebook. La risposta della ragazza di Tarquinia non si era fatta attendere: «Mi dispiace per lei perché a me mancherà pure un piede, ma a lei mancano cervello e cuore, e queste sono le uniche due qualità che, secondo me, contano. Dietro tutta questa cattiveria si nasconde frustrazione e insoddisfazione personale di gente che, invece di lottare contro i lati negativi della propria vita e cambiarli, preferisce scoraggiare gli altri e portarli al proprio stesso livello».

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Giunta terza dietro alla vincitrice Carlotta Maggiorana e a Fiorenza D’Antonio, Chiara aveva spiegato che della vittoria non le interessava niente «tanto meno di fare pena perché posso assicurare che la pena è l'ultima cosa ricercata e la prima odiata da me e da qualsiasi altro tipo di disabile. Sto facendo tutto questo per dimostrare alle persone ottuse (appunto) che una ragazza senza un arto può gareggiare al pari di tutte, che la diversità non è vincolante, che la vita non si interrompe mai, ed è sempre bella anche quando sembra che ce l'abbia con te, che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima, tutto sta nel saper reagire».

Il dramma per Chiara è stato un grave incidente in motorino, capitatole cinque anni fa, aveva solo dodici anni. Da quel momento ha saputo reagire e ora, insieme all'associazione SuperAbile, gira nelle scuole per portare la sua testimonianza.

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COMMENTI
 

Monello 5 anni fa su tio
direi pure molto carina ...!!!
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