Dopo aver presentato i nuovi iPhone XS e iPhone XS Max, c’è spazio per “One more iPhone”: l’iPhone XR
CUPERTINO - L’effetto sorpresa che caratterizzava i primi Keynote è praticamente svanito ma gli eventi Apple rimangono in grado di catalizzare l’attenzione di tutti gli addetti al settore e di moltissimi appassionati. Negli ultimi mesi Apple ha infranto il muro del miliardo di dollari di capitalizzazione e come rivela Cook «Apple sta per superare la soglia dei 2 miliardi di dispositivi venduti». Probabilmente proprio per le sue dimensioni il tempo delle presentazioni a sorpresa sembra ormai definitivamente tramontato. Prima ancora che le porte dello Steve Jobs Theater di Cupertino si aprissero i media di tutto il mondo avevano ormai elencato tutti i principali dettagli dei nuovi prodotti e quali di questi sarebbero stati presentati. Nelle ultimissime ore sono trapelati anche i nomi dei tre telefoni appena presentati: iPhone XS Max, iPhone XS e iPhone XR. Tre modelli, tutti figli dell’iPhone dell’anniversario presentato lo scorso anno, dal quale ereditano il design, il sensore Face ID per il riconoscimento del volto e lo schermo senza (quasi) cornice con tanto di tacca nella parte superiore. Ma la nuova generazione, promette Phil Schiller, «è la migliore mai realizzata».
iPhone XS e iPhone XS Max - Le dimensioni rimangono quelle dello scorso anno, del modello che, parola di Tim Cook, è diventato il telefono numero 1 al mondo e quello con il maggior livello di soddisfazione tra i clienti. I due modelli sono sostanzialmente gemelli e condividono tutte le novità hardware e software differenziandosi sostanzialmente solo per le dimensioni. La versione XS Max ha uno schermo OLED da 6.5 pollici di diagonale con una densità di pixel di 458 ppi. La stessa densità si trova anche nel modello XS con schermo da 5.8 pollici. Phill Schiller si dedica in seguito a spiegare nuovamente le virtù del sensore Face ID sottolineando il miglioramento nella velocità di funzionamento per poi passare al cuore dei due dispositivi. Le nuove CPU sono le A12bionic, il primo processore costruito con tecnologia a 7 nanometri. La nuova CPU ha 6 cuori (aumentando del 15% le prestazioni e riducendo del 40% il consumo di energia) mentre la nuova GPU ne avrà 4 cuori (migliorando del 50% le prestazioni grafiche). La vera novità, spiega Schiller, è però il processore Neural Engine, con i suoi 8 cuori, permetterà di processare 5 triliardi di operazioni per secondo arrivando a gestire al meglio CPU e GPU. Un miglioramento impressionante considerando che la generazione precedente arrivava a 600 miliardi. Il senso di queste cifre lo si potrà apprezzare solo quando i dispositivi saranno accessibili, in attesa di quel momento dobbiamo accontentarci delle promesse fatte dal palco, ossia di riuscire a migliorare le prestazioni del 30% sui dispositivi dotati di iOS12.
A beneficiare di tutta questa potenza sarà anche, e soprattutto, il Machine Learning che permetterà ai nuovi iPhone di imparare meglio ciò che vogliamo così da affinare i suggerimenti di Siri, ma anche di migliorare sensibilmente il funzionamento e la programmazione delle applicazioni che sfruttano la realtà aumentata. Tutto ciò porterà a nuove applicazioni e ad una nuova generazione di giochi di cui viene dato un assaggio in diretta dal palco. Ne citiamo uno: l’applicazione Homecourt (presentata anche dal due volte MVP NBA Steve Nash) che sfrutta la videocamera per analizzare i movimenti e di un giocatore di basket mentre si allena. L’elaborazione dei dati permette di osservare in diretta l’efficacia dell’allenamento e di vedere istantaneamente i punti dai quali il giocatore ha fatto canestro e quelli dai quali ha sbagliato. Homecourt è anche in grado di analizzare i dettagli meccanici del gesto atletico misurandone tutte le componenti e aiutando a correggere gli errori fatti.
L’importanza del Machine Learning è quindi estesa a tutte le applicazioni, anche a quelle che apparentemente possono sembrare più semplici o banali come Foto. Schiller torna in seguito sul palco per parlare della nuova fotocamera inserita nei modelli XS e XS Max. Le camere sono due, entrambe con 12 Megapixel, di cui una grandangolare. Entrambe hanno una migliore apertura focale e stabilizzatore ottico. Come era prevedibile il software che processa le immagini sfrutta la potenza di calcolo del Machine Learning migliorando ulteriormente il risultato finale (per ogni immagine vengono processate 1 trilione di operazioni) e creando un nuovo standard: Smart HDR. Rispetto al passato (in cui venivano scattate quattro foto e in seguito ricombinate) il numero di immagini registrate per arrivare al risultato finale è stato raddoppiato. Il nuovo standard permetterà tra le altre cose, stando a Schiller, di scattare immagini in controluce senza sovraesporre l’immagine. Nell’applicazione foto, in modalità “ritratto”, vi sarà la possibilità di modificare la profondità di campo della fotografia dopo aver scattato l’immagine.
L’iPhone XS avrà una autonomia della batteria leggermente superiore alla generazione precedente (30 min), mentre per l’iPhone XS Max la batteria durerà un giorno e mezzo.
Finalmente, dopo anni di attesa, i nuovi iPhone XS e XS Max saranno capaci di gestire due Sim contemporaneamente. Apple ha però deciso di non utilizzare la tecnologia DSDS (Dual SIM dual Standby), ma la tecnologia eSIM technology. Ossia una sim virtuale integrata nel telefono che richiederà di stipulare accordi particolari con gli operatori così da decidere quale sia il numero principale.
One More iPhone - Dopo aver dedicato un po’ di tempo a presentare l’impegno di Apple per l’ambiente, arriva sul palco anche l’iPhone XR. Si tratta di un modello disponibile in sei differenti colorazioni, che riprende le forme dei due fratelli appena presentati, ma con schermo LCD definito Liquid Retina display. La diagonale è di 6+.1 pollici con una densità di 326 ppi. Le dimensioni fisiche sono inferiori a quelle di un iPhone 8 ma con uno schermo più grande. “L’esperienza è quella di un iPhone X su uno schermo LCD” spiega Schiller mostrando le stesse funzionalità attive sull’iPhone X dal quale eredita anche il sensore Face ID (con relativa “tacca”). Anche questi telefoni saranno dotati del nuovissimo A12 Bionic con tutti i vantaggi descritti in precedenza. La fotocamera rimane una, ma è la stessa fotocamera grandangolare dei due XS e XS Max. L’elaborazione software permetterà di realizzare foto in modalità ritratto anche sui nuovi iPhone Xr con una sola lente. Nascosta nella tacca si trovano le stesse tecnologie presenti nei modelli di punta. La durata della batteria è stata migliorata rispetto ai precedenti iPhone 8 di un’ora e mezza.
Prezzi e disponibilità - I due iPhone XS saranno disponibili in prevendita dal prossimo 14 settembre e in negozio dal prossimo 21 settembre. I prezzi di entrata partono da 1199 franchi per il modello iPhone XS (con 64 GB di memoria) e da 1299 franchi per il modello iPhone XS Max (con 64 GB di memoria). Per entrambi è disponibile il taglio da 512 GB di memoria ad un prezzo che arriva a 1793 franchi per l’iPhone XS Max.
L’iPhone XR sarà disponibile dal 19 ottobre a prezzi minori ma pur sempre elevati. Si partirà da 879 franchi per il modello da 64 GB di memoria per arrivare a 1069 franchi per il modello con 256 GB di memoria.