Le donne potranno così occuparsi di questioni familiari, quando è impraticabile farlo fuori dell'orario di lavoro
SYDNEY - Milioni di lavoratrici in Australia possono usufruire da ora di un congedo non retribuito per violenza domestica, in seguito a una pronuncia dell'Ente per l'equità sul lavoro, Fair Work Commission. A partire dal primo periodo di retribuzione in agosto, le donne che hanno subito violenza domestica avranno diritto a cinque giorni di congedo per occuparsi di questioni familiari, quando è impraticabile farlo fuori dell'orario di lavoro.
Secondo la nuova disposizione, violenza familiare e domestica è definita come «comportamento violento, minaccioso o altrimenti offensivo da un membro della famiglia del (o della) dipendente, che cerchi di costringere o controllare o che causi danno o paura». Le nuove misure entrano in vigore a meno di una settimana da quando la vicina Nuova Zelanda ha introdotto norme che accordano alle vittime di violenza domestica dieci giorni di congedo retribuito, una novità a livello mondiale.
Molte organizzazioni in Australia chiedevano che il congedo fosse retribuito come in Nuova Zelanda, ma il nuovo schema è stato ben accolto come primo passo verso una soluzione di un problema purtroppo molto diffuso.
Secondo le stime, in Australia una donna su sei (1,6 milioni) ha subito violenza fisica e/o sessuale da parte del proprio partner, a partire dall'età di 15 anni.