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STATI UNITILicenziato per alcune vignette anti Trump

16.06.18 - 17:52
Rob Rogers era da 25 anni la "matita" a cui il Pittsburgh Post-Gazette aveva affidato lo spazio della satira politica
Licenziato per alcune vignette anti Trump
Rob Rogers era da 25 anni la "matita" a cui il Pittsburgh Post-Gazette aveva affidato lo spazio della satira politica

NEW YORK - Licenziato per le vignette anti Trump: il fumettista del maggiore giornale di Pittsburgh è stato messo alla porta perché, a detta dell'editore, le sue "strisce" erano troppo critiche verso il presidente americano.

Rob Rogers era da 25 anni la "matita" a cui il Pittsburgh Post-Gazette aveva affidato lo spazio della satira politica. «Mi sono formato nella tradizione per cui il mio lavoro doveva essere 'il filo scoperto' del quotidiano, o, come diceva un mio ex collega, 'una fonte costante di irritazione'», ha scritto il vignettista sul "New York Times, osservando che il compito dell'"editorial cartoonist" è quello di «provocare i lettori in modi in cui le sole parole non bastano, non diventare illustratori per le politiche dell'editore».

Senza arrivare a forme estreme come quelle messe in piazza da Charlie Hebdo, non è da oggi che disegnatori e caricaturisti usano la matita come arma sofisticata che invita alla riflessione. Negli Usa personaggi come Doonesbury (Garry Trudeau) hanno per trent'anni raccontato la storia del paese dando spallate a presidenti e candidati alla Casa Bianca, da Gerald Ford a Hillary Clinton e Donald Trump.

Rogers ricorda che ai suoi esordi, un quarto di secolo fa, il Post-Gazette era il giornale progressista della città pur aprendo le sue pagine a un vasto spettro di idee politiche divergenti. «Il cambiamento non è arrivato da un giorno all'altro. Nel 2011 abbiamo dato l'endorsment al candidato repubblicano a governatore della Pennsylvania. Nel 2015 il direttore delle pagine editoriali si è dimesso dopo che l'editore aveva annunciato l'appoggio a Trump. All'inizio di quest'anno abbiamo pubblicato editoriali apertamente razzisti».

Giovedì il "cartellino rosa": la lettera di licenziamento è arrivata dopo che negli ultimi tre mesi 19 vignette di Rogers erano state censurate, l'ultima raffigurava Trump che depone una corona su una lapide con le parole «verità, onore, stato di diritto».

«È stato un colpo alla libertà di espressione e all'esistenza di un libero mercato delle idee», ha stigmatizzato la vicenda Pat Bagley, presidente della Association of American Editorial Cartoonists, mentre continuano gli attacchi di Trump ai media tradizionali: non passa giorno che il presidente non denunci testate come CNN, Washington Post e New York Times come "fake news" e "nemici dello Stato".

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