Una referendum punta a far chiudere metà delle strutture nello stato del Nevada
LAS VEGAS - Le case chiuse di Las Vegas, dipinta spesso come capitale mondiale del vizio, potrebbero avere i giorni contati. In Nevada è stata avviata infatti una petizione per un referendum che le renderebbe illegali nelle contee di Nye e Lyon, non lontane dalla città delle luci. Se il referendum avrà successo sarà chiusa la metà delle case chiuse nel Silver State.
Attualmente sono undici le contee in cui la prostituzione è legale con un totale di 21 strutture di questo tipo. Secondo quanto riferisce il Los Angeles Times, la richiesta di chiuderle ha pochi precedenti da quanto la prostituzione è stata legalizzata agli inizi del 20esimo secolo. E paradossalmente, nonostante la prostituzione sia concentrata tra Reno e Las Vegas, nel centro delle due città opera ancora illegalmente.
Sempre secondo il Los Angeles Times, lo Stato sta cercando di allontanarsi proprio dall'immagine di capitale del vizio, dove a farla da padrona oltre alla prostituzione sono l'alcol e il gioco d'azzardo, oltre che la marijuana diventata legale anche per scopo ricreativo.