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STATI UNITIScandalo dati in rete: Facebook inizia ad avvisare le persone colpite

05.04.18 - 20:27
Gli utenti coinvolti nel mondo sono 87 milioni, a fronte dei 50 milioni stimati inizialmente
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Scandalo dati in rete: Facebook inizia ad avvisare le persone colpite
Gli utenti coinvolti nel mondo sono 87 milioni, a fronte dei 50 milioni stimati inizialmente

NEW YORK - A due settimane dallo scandalo Facebook-Cambridge Analytica si iniziano a definire meglio i contorni della vicenda. Gli utenti coinvolti nel mondo sono 87 milioni, a fronte dei 50 milioni stimati inizialmente.

Da lunedì il social network inizierà ad avvisare le persone i cui dati sono stati condivisi dalla società di consulenza britannica che ha lavorato anche per Donald Trump. "La Commissione europea indagherà sul caso che consideriamo inaccettabile", dice un portavoce dell'esecutivo. Il titolo tiene a Wall Street.

"Dal 9 aprile diremo agli utenti se le loro informazioni sono state impropriamente condivise da Cambridge Analytica", spiega Mike Schroepfer, Chief Technology Officer di Facebook. Le persone potenzialmente impattate dovrebbero ricevere un avviso che consentirà di vedere quali dei loro dati sono stati condivisi.

La piattaforma ha inoltre annunciato una stretta nel modo in cui le app possono usare i dati e darà agli utenti la possibilità, sempre a partite da lunedì, di individuare più facilmente le applicazioni che usiamo e cancellare quelle che non ci interessano più. Per fare questa operazione, apparirà un link apposito in cima al flusso delle notizie. Altre novità "arriveranno nelle prossime settimane", sottolinea Schroepfer.

Secondo i numeri divulgati ieri da Mark Zuckerberg sono 87 milioni gli utenti colpiti globalmente, di cui quasi l'82% sono negli Stati Uniti (è il paese più colpito, a seguire ci sono Filippine, Indonesia e Regno Unito).

"La Commissione europea indagherà sul caso dei dati personali condivisi da Facebook, che consideriamo inaccettabile", afferma un portavoce dell'esecutivo. Lo scorso 27 marzo Bruxelles ha scritto una lettera al direttore operativo del social network, Sheryl Sandberg, chiedendo risposte "entro due settimane". E il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani ha invitato Mark Zuckerberg.

Intanto la vicenda si allarga anche all'Australia. Il Commissario per la Privacy ha avviato un'indagine formale per capire se il social network ha violato la legge del paese sulla protezione dei dati. L'appuntamento più atteso è l'11 aprile, quando Mark Zuckerberg si presenterà al Congresso Usa.

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