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STATI UNITIStati Uniti e Unione europea cacciano 100 diplomatici russi, è scontro con Mosca

26.03.18 - 21:09
«Il compito era demonizzare la Russia e ciò a cui stiamo assistendo ora fa parte di un programma a lungo termine di sfrenata russofobia» ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo
Keystone
Stati Uniti e Unione europea cacciano 100 diplomatici russi, è scontro con Mosca
«Il compito era demonizzare la Russia e ciò a cui stiamo assistendo ora fa parte di un programma a lungo termine di sfrenata russofobia» ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri russo

WASHINGTON - Il fantasma della guerra fredda torna ad agitare la comunità internazionale, con un'escalation delle tensioni con Mosca che non ha precedenti negli ultimi decenni e dalle conseguenze quanto mai imprevedibili.

Con una compattezza che probabilmente nemmeno il Cremlino si aspettava, gli Stati Uniti e l'Europa hanno deciso di espellere dai propri Paesi oltre cento diplomatici russi.

Una mossa clamorosa in risposta all'avvelenamento dell'ex spia russa Sergej Skripal e della figlia Yulia nel Regno Unito con l'uso di nervino. Un agente chimico di tipo militare utilizzato su suolo straniero: un atto ostile, qualcuno si spinge a dire "quasi un atto di guerra".

Così l'hanno interpretato gli alleati della Nato, che hanno seguito Londra nell'addossarne la responsabilità alla Russia e in stretto coordinamento hanno deciso stavolta di dare una lezione esemplare a Vladimir Putin.

Decine di Paesi sulle due sponde dell'Atlantico - di cui 16 della Ue - hanno seguito l'esempio della Gran Bretagna che giorni fa aveva rispedito a casa 23 diplomatici russi. Così Berlino e Parigi ne hanno cacciati quattro, e Roma due.

Ma la risposta più dura è arrivata da Donald Trump, che ha ordinato l'espulsione di ben 60 diplomatici, tutti bollati come 'spie': 48 in servizio presso l'ambasciata di Washington, 12 presso la rappresentanza russa al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York. Tutti dovranno lasciare gli Usa in sette giorni. Non solo.

Il presidente americano, da sempre accusato di essere troppo morbido e accondiscendente con Mosca, ha ordinato anche la chiusura del consolato di Seattle entro il 2 aprile: troppo vicino a una base di sottomarini nucleari e al quartier generale del colosso dell'aeronautica Boeing.

Non hanno fatto mancare la loro solidarietà a Londra e alla Nato molti Paesi dell'ex campo sovietico, a partire dall'Ucraina che ha messo alla porta ben 13 diplomatici russi. Alla ferma risposta della comunità internazionale si sono quindi uniti l'Olanda, la Spagna, la Repubblica Ceca, l'Estonia, la Lituania, l'Ungheria, la Lettonia, la Finlandia, la Norvegia, l'Albania, la Polonia, il Canada. E nelle prossime ore potrebbero seguire altri stati.

L'ira di Mosca non si è fatta attendere. «Risponderemo», ha minacciato il ministero degli Esteri russo, accusando Londra di aver assunto sul caso Skripal una posizione «ipocrita e piena di pregiudizi».

E criticando gli alleati del Regno Unito di «seguire ciecamente il principio dell'unità euro-atlantica a spese del buon senso e del dialogo». Furioso l'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov: per lui quella dell'amministrazione Trump è una mossa «ingiusta e che danneggerà le già deboli relazioni tra Russia e Stati Uniti».

Ma per Washington, nonostante le titubanze dei giorni scorsi del tycoon, era necessario dare stavolta un chiaro segnale: quello che le azioni di Mosca non possono restare senza conseguenze.

«Al di là del comportamento destabilizzante della Russia in tutto il mondo, come la sua partecipazione alle atrocità in Siria e le sue azioni illegali in Ucraina - ha affermato l'ambasciatrice Usa all'Onu Nikki Haley -, ora ha usato un'arma chimica entro i confini di uno dei nostri più stretti alleati. E qui a New York - ha accusato senza mezzi termini - Mosca usa le Nazioni Unite come un rifugio sicuro per attività pericolose all'interno dei nostri confini».

La svolta del tycoon, che già nei giorni scorsi aveva varato un set di sanzioni senza precedenti contro la Russia per le interferenze nelle elezioni presidenziali americane del 2016, potrebbe essere legata anche all'arrivo nel ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale di John Bolton, noto per essere un 'falco' sul fonte delle relazioni con Mosca.

Del resto i dati in mano agli 007 parlerebbero di oltre 100 funzionari dell'intelligence russa attualmente operativi sul territorio statunitense.

«Dietro le azione dell'Ue c'è la Nato» -  «La Nato è dietro le azioni dell'Unione europea». Lo ha detto in un'intervista al programma 60 Minutes sul canale televisivo Rossiya-1 la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

«L'Unione Europea è un interessante costrutto politico, con la potente alleanza del Nord Atlantico dietro», ha aggiunto. «Il compito era demonizzare la Russia e ciò a cui stiamo assistendo ora fa parte di un programma a lungo termine di sfrenata russofobia: non si tratta solo della Russia come Stato, è una questione di russi e del popolo russo», ha detto.


 
 

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COMMENTI
 

Thor61 6 anni fa su tio
Sono ANNI che gli USA e da qualche tempo anche l'UE (Non gli europei) cercano in tutti i modi di screditare la russia. E questa è solo l'ultima della serie, i Russi hanno chiesto campioni del gas e stranamente non gli viene concesso, ma gli "Alleati" pensano davvero di prendere (A parte i diversamente vedenti a causa delle grosse fette di salame davanti agli occhi) ancora in giro le persone? È chiaro come il sole il maldestro tentativo di screditare una nazione che almeno al suo interno è ancora INDIPENDENTE e ai "Controllori" questa cosa disturba moltissimo, gli stessi che ancora oggi vanno in giro a vantarsi di aver "Liberato" l'europa e il mondo, infatti ne vediamo OGNI GIORNO i risultati.

fenius 6 anni fa su tio
Un mucchio di ipocriti che giocano sporco e sottovalutano la Russia!

Equalizer 6 anni fa su tio
Mah, a me puzza tanto di montatura, ma dai, con tutti i mezzi che hanno i russi, se volevano far morire qualcuno figuratevi voi se lo lasciavano morire in bella vista, avrebbero tranquillamente potuto farlo sparire senza che non se ne accorgesse nessuno, altro che contaminare 100 altre persone, ma nemmeno in un film di categoria zeta potrebbero aver avuto peggiore idea. Per conto mio questa è una grande paura dei politici contro una nazione, che con i suoi pregi e difetti, si sta compattando e tenta di progredire, e brogli o no alle votazioni, è evidente che alla maggior parte dei russi piace l'idea di avere un solo interlocutore, uno che dice facciamo e si fa (cosa che qua manca e molti vorrebbero) mentre le vecchia Europa con il suo perbenismo ipocrita non va da nessuna parte, la politica non ascolta le genti e di conseguenza si marcia sul posto, per la verità direi che andiamo pure indietro.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
"...la politica non ascolta le genti...": in Russia Putin ascolta le genti? Mi pare che negli ultimi anni giornalisti e politici contro il sistema siano stati sistematicamente eliminati.

Equalizer 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Così come nella democratica Svizzera l'opinione espressa col voto di centinaia di migliaia di Svizzeri viene bellamente ignorata dal governo, invocando assurdi accordi o leggi estere che niente hanno a che vedere con il nostro Stato INDIPENDENTE. Qual'è peggio?

sedelin 6 anni fa su tio
3a guerra mondiale? :-(

Asdo 6 anni fa su tio
Che sia stata la Russia poi non l'ha provato nessuno. Sempre tutto con i "forse"

seo56 6 anni fa su tio
Meglio tardi che mai!
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