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ITALIASindaco di Gallarate paga il treno ai migranti: è polemica

21.03.18 - 15:08
A Domodossola, intanto, il sindaco chiede che siano trasferiti fuori città: «Vogliamo turisti»
Sindaco di Gallarate paga il treno ai migranti: è polemica
A Domodossola, intanto, il sindaco chiede che siano trasferiti fuori città: «Vogliamo turisti»

GALLARATE - Il sindaco di Gallarate che paga il biglietto del treno ad alcuni migranti a cui non è stata accettata la domanda d'asilo: è iniziata così una nuova polemica sulla gestione dei rifugiati.

Una sessantina di rifugiati sono stati trasferiti ieri da un centro in chiusura a Gallarate (Varese) al centro di Bresso, nel milanese. Dodici di loro - a cui non è stata accettata la richiesta di asilo - però non erano inclusi e alla fine il sindaco Andrea Cassani ha dato loro 180 euro, quindici a testa, per comperare un biglietto di treno per Milano, mentre qualche altro soldo è arrivato loro dalla Kb srl, che gestiva il centro in chiusura.

La decisione ha scatenato le proteste da parte di Milano. «È una modalità allucinante. E il sistema nazionale va rifatto» ha commentato l'assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino che ha chiesto l'intervento della prefettura.

Sulla questione la prefettura di Milano ha già interessato la prefettura di Varese che è competente per Gallarate.

Il sindaco di Domodossola: «Vadano via, vogliamo turisti» - I migranti «devono lasciare Domodossola». Il sindaco della città piemontese nella provincia del Verbano Cusio Ossola, Lucio Pizzi (Centrodestra, eletto nel 2016), ha dal canto suo invitato la cooperativa 'La Bitta', che gestisce l'ospitalità in un condominio cittadino, a trasferire i migranti fuori città.

«Ora basta! - dice Pizzi - Continuo a ricevere lamentele che denunciano comportamenti intollerabili. Si passa dal mancato rispetto delle più elementari regole di convivenza fino ad arrivare a comportamenti indecorosi e a dir poco sconvenienti che rischiano di compromettere anche il vivere civile del quartiere, sede anche di istituti scolastici. Questi migranti devono lasciare Domodossola. La città vuole accogliere turisti, non migranti. Dobbiamo invece impegnarci per avere una città ancor più ordinata, sicura e vivibile».

Il sindaco Pizzi è già autore di altre battaglie contro i migranti, compresa la richiesta di un 'coprifuoco'' in città dalle 20 in poi per gli ospiti immigrati.
 
 


 
 

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