La Russia ha risposto con «disprezzo» e «sarcasmo» all'ultimatum britannico sul caso Skripal, ha affermato
LONDRA - Theresa May annuncia l'espulsione di 23 diplomatici russi per il caso Skripal, il secondo più grande numero di espulsioni nella storia della Gran Bretagna.
I diplomatici avranno una settimana per partire, ha detto la premier britannica ai Comuni.
La Russia ha risposto con «disprezzo» e «sarcasmo» all'ultimatum britannico sul caso Skripal e la sola spiegazione è «che lo Stato russo è colpevole», ha detto May.
May ha aggiunto che il Regno Unito si riserva di adottare «altre misure di fronte a eventuali ulteriori provocazioni russe». Non ha però risposto direttamente alla richiesta di un deputato Tory, Julian Lewis, di preannunciare l'espulsione anche dell'ambasciatore di Mosca - finora non prevista - nel caso in cui la Russia, come è pressoché scontato che accada, reagirà in modo proporzionale al provvedimento contro i suoi 23 diplomatici.
May ha glissato anche sulla richiesta del leader liberaldemocratico, Vince Cable, che ha pienamente approvato il suo intervento, di prendere di mira in modo specifico le proprietà nel Regno Unito di singole personalità indicate dal blogger e oppositore del Cremlino Aleksei Navalni. Fra queste, l'uomo d'affari Alisher Usmanov, comproprietario fra l'altro dell'Arsenal e autore di dichiarazioni favorevoli a Vladimir Putin, o il vicepremier russo Igor Suvalov, a cui viene attribuito il possesso di una lussuosa casa a Londra.
Lavrov non è gradito, i reali non saranno ai Mondiali - May ha reso noto di aver revocato ogni prossimo invito o visita del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in relazione al caso Skripal. Ha inoltre annunciato che non vi saranno delegazioni ufficiali né rappresentanti della famiglia reale ai Mondiali di calcio di Russia 2018.
Sanzioni contro gli oligarchi - La premier britannica ha inoltre annunciato provvedimenti legislativi per prendere di mira i patrimoni nel Regno Unito di uomini d'affari e funzionari russi ritenuti sospetti in relazione al tentato avvelenamento con agente nervino dell'ex spia russa Serghei Skripal a Salisbury.
Ha inoltre preannunciato misure restrittive e controlli sui voli privati, sugli ingressi e sui movimenti di queste persone. Inoltre, il governo britannico intende «congelare ogni asset dello Stato russo» che ritenga utilizzabile a scopi ostili.
«Abbiamo il sostegno degli alleati» - May ha risposto alle sollecitazioni del leader dell'opposizione Jeremy Corbyn di costruire «un consenso internazionale» attorno alla posizione del Regno sul caso Skripal, affermando che il governo ha già ottenuto «il sostegno degli alleati», enumerando quelli di Usa, Germania, Francia, Stati baltici, Ue e Nato e confermando l'intenzione di coinvolgere il Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Nello stesso tempo May ha polemizzato con Corbyn sostenendo che in questo caso non si tratta solo di "hard diplomacy", ma di denunciare «la colpevolezza dello Stato russo». E accusando il leader laburista di non aver condiviso apertamente una condanna diretta contro Mosca, pur avendo egli definito l'episodio di Salisbury «un attacco abominevole».
Corbyn: «Un attacco abominevole» - Il leader dell'opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, ha definito «abominevole» l'attacco di Salisbury contro l'ex spia russa Serghei Skripal, invocando tuttavia una reazione più multilaterale sull'episodio.
Corbyn, rispondendo all'intervento della premier Theresa May sul caso Skripal, ha puntato il dito sulla necessità di colpire in particolare i patrimoni dei «corrotti» e degli «oligarchi» russi trasferiti in Gran Bretagna, apprezzando l'annuncio della premier di sostenere una versione britannica del Magnitsky Act Usa, per colpire gli interessi di uomini d'affari e funzionari ritenuti legati alle azioni del Cremlino. Mentre ha sollecitato garanzie per gli esuli russi nel Regno, ricordando la morte ieri in circostanze non ancora chiarite dell'ex businessman Nikolai Glushkov, e rivolgendo un elogio agli attivisti democratici russi. Nel contempo ha tuttavia insistito sulla necessità di mantenere «un robusto dialogo» diplomatico con Mosca, espressione che ha suscitato polemiche, allontanandolo anche dalle posizioni inflessibili di altri deputati labour.
Tusk: «Sarà un tema al vertice Ue» - «L'attacco brutale» con l'agente nervino «ispirato, molto probabilmente da Mosca» sarà «in agenda del vertice Ue della prossima settimana». Lo annuncia su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che ha espresso la sua «piena solidarietà» alla premier britannica Theresa May per l'accaduto.
Mosca: «Inaccettabile» - La decisione del governo britannico «è del tutto inaccettabile, ingiustificata e miope»: lo ha dichiarato l'ambasciata russa a Londra aggiungendo che «tutta la responsabilità per il deterioramento dei rapporti tra Russia e Gran Bretagna ricade sull'attuale leadership politica britannica».