Usavano l'indirizzo emmanuel.macron.enmarche@gmail.com. Rischiano fino a un anno di carcere e 15.000 euro di multa
PARIGI - Due francesi, di cui un militante della destra conservatrice, sono alla sbarra a Parigi per aver usurpato l'identità di Emmanuel Macron durante la campagna elettorale che la scorsa primavera lo portò all'Eliseo. Il 21 aprile 2017, alla vigilia del primo turno presidenziale, un messaggio intitolato '10 buon motivi per non votare per me" e firmato "Emmanuel" è giunto in centinaia di caselle email dall'indirizzo 'emmanuel.macron.enmarche@gmail.com'. Pochi giorni dopo, la stessa mail venne inviata ad alcuni membri del comitato elettorale di Macron come anche a dei giornalisti. La missiva chiedeva, tra l'altro, ai destinatari di firmare una petizione intitolata 'Emmanuel Macron, dov'è finito il suo patrimonio?' sul sito anti-immigrazione 'Damocles'
All'immediata denuncia del candidato di En Marche! seguì l'apertura di un'indagine.
I due sospetti sono da oggi alla sbarra per usurpazione di identità. Rischiano fino a un anno di carcere e 15.000 euro di multa. Uno dei due, il militante della destra conservatrice di 38 anni, è sospettato di aver chiesto all'altro, 32 anni, di creare il falso indirizzo e-mail e di avergli fornito la lista di invio corrispondente.
«Davvero non immaginava che si potesse rimproverargli qualcosa, per scherzare, ha anche inviato la mail alla squadra elettorale di Macron», spiega il suo avvocato, Henri de Beauregard, assicurando che si trattava solo di «uno scherzo goliardico tra militanti politici». Ma su cui ora è chiamata ad esprimersi la giustizia.