Dall’ultima autopsia emergerebbe anche un colpo alla tempia, forse inflitto prima della morte. Intanto aumentano le proteste e la polizia carica Forza Nuova
MACERATA - Il medico legale che si occupa dell’autopsia sul corpo di Pamela Mastropietro - il cui cadavere smembrato è stato rinvenuto in due trolley -, la definisce «sconvolgente». In una nota il procuratore di Macerata evidenzia come il cadavere «è stato sezionato in modo apparentemente scientifico».
Ai cronisti il medico ha spiegato che non è ancora stata esclusa l’ipotesi di morte violenta. Un particolare, soprattutto, renderebbe questa possibilità ancora più reale: Pamela avrebbe subito un trauma da corpo contundente alla tempia, avvenuto quando era ancora viva.
Se il mezzo utilizzato è stato identificato - sembrerebbe uno dei coltelli trovati a casa del nigeriano Innocent Oseghale -, non è invece facile accertare se vi sia stata violenza sessuale o se alcuni colpi siano stati inflitti prima o dopo la morte della ragazza. «Gli esami continueranno - ha promesso il medico legale -. In una fase successiva potremmo anche scoprire che la morte è arrivata per entrambe le cause (overdose di eroina e colpi inflitti). Ma arriveremo alla verità».
La protesta - La morte della giovane Pamela e l'attentato razzista di Traini - che ha sparato contro un gruppo di neri - infiammano le polemiche e le proteste dei gruppi di destra e di sinistra. Ieri sera esponenti di Forza Nuova hanno tentato di entrare in piazza della Libertà e sono stati fermati dalle cariche della polizia. Ma gli scontri ci sono stati anche con gruppi di estrema sinistra.
Per il momento ogni manifestazione è stata vietata dal prefetto di Macerata.