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REGNO UNITOUn grande cyberattacco non è questione di se, ma «di quando»

23.01.18 - 11:21
Lo sostiene Ciaran Martin, responsabile del National Cyber Security Centre
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Un grande cyberattacco non è questione di se, ma «di quando»
Lo sostiene Ciaran Martin, responsabile del National Cyber Security Centre

LONDRA - Un attacco cibernetico in grande stile contro la Gran Bretagna non è questione di se, ma «di quando». Lo sostiene Ciaran Martin, responsabile del National Cyber Security Centre, in un'intervista al Guardian in cui torna ad agitare fra l'altro lo spauracchio russo, pur escludendo che finora Mosca possa aver avuto «successo» nel tentativo di «influenzare il processo democratico» nel Regno.

Martin osserva che un attacco «di categoria 1» - in grado di prendere di mira per esempio infrastrutture energetiche o servizi finanziari - è stato sino a oggi evitato. Ma prevede che possa arrivare fra un paio d'anni, unendosi al coro di chi chiede più fondi per la difesa e la sicurezza. «Io credo che sia questione di quando, non di se, e potremo dirci fortunati se saremo capaci di arrivare alla fine del decennio senza subire un attacco di tale categoria», dice il funzionario d'intelligence.

Quanto alla minaccia russa - già evocata ieri dal generale Nick Carter, comandante dell'esercito di Sua Maestà, per chiedere più risorse (sullo sfondo del braccio di ferro sui tagli fra il neoministro della Difesa, Gavin Williamson, e il titolare del Tesoro, Philip Hammond) - Martin parla in effetti di mosse al momento preventive attribuite a Mosca. «Ciò che abbiamo visto fino a questo momento dalla Russia contro il Regno Unito - precisa - è una serie d'intrusioni a scopo di spionaggio e un possibile pre-posizionamento in alcuni settori chiave, nonché forme di attacco più controllato in altri».

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