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UCRAINADonbass, gli Usa appoggiano «l'uso della forza»

18.01.18 - 16:43
Oggi il Parlamento ucraino ha approvato la legge che riguarda la regione
Keystone / EPA
Donbass, gli Usa appoggiano «l'uso della forza»
Oggi il Parlamento ucraino ha approvato la legge che riguarda la regione

KIEV - Gli Stati Uniti hanno dato il via libera alla soluzione della crisi nel Donbass con «l'uso della forza» e non con «i metodi politici». Così Boris Gryzlov, inviato speciale russo al gruppo di contatto per la risoluzione della situazione in Ucraina commentando l'approvazione della legge sul Donbass approvata oggi dal Parlamento ucraino.

«Invece di abolire il blocco e normalizzare la situazione umanitaria stanno puntando sulla legge marziale, invece delle decisioni politiche che rafforzano lo status speciale del Donbass, l'amnistia e le libere elezioni, ora si opta per la repressione militare».

Per il Donbass questo è un segnale sulla riluttanza di Kiev a procedere sulla strada degli accordi di Minsk e la necessità forzata di prepararsi alla difesa», ha aggiunto Gryzlov. Lo riporta Interfax.

Mossa per «una nuova guerra» - L'approvazione da parte di Kiev della legge sul Donbass può essere vista come preparativo per «una nuova guerra». Così il ministero degli Esteri russo in una nota pubblicata sul sito.

«Il documento, pur avendo subito alcune correzioni, ha mantenuto il suo principale scopo: confermare a livello legislativo la politica di Kiev verso la risoluzione del problema del Donbass attraverso l'uso della forza», ha detto il ministero.

Secondo il ministero degli Esteri russo, inoltre, «Kiev sta seppellendo gli accordi raggiunti a Minsk e l'intero meccanismo a disposizione per la ricerca di soluzioni mutualmente accettabili alla crisi interna ucraina, compreso il Formato di Normandia».

Il documento non contiene alcun riferimento agli accordi di Minsk, firmati da Ucraina, Russia, Francia e Germania, che obbligano Kiev a concedere una larga autonomia alle regioni separatiste e un'amnistia ai ribelli.

Secondo Mosca, inoltre, «in sostanza» il presidente ucraino Petro «Poroshenko ottiene poteri illimitati, quasi dittatoriali, per sopprimere il dissenso e il malcontento. Questo - conclude il ministero degli Esteri russo - non può essere definito in altro modo che una preparazione per una nuova guerra».
 
 

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