Le autorità hanno sperimentato - con scarsi risultati - un nuovo strumento
NEW DELHI - L'amministrazione del territorio della capitale indiana sta tentando vari accorgimenti per eliminare l'inquinamento che incombe sulla città, in quantità sempre più massicce. L'ultimo è un "cannone anti-smog" che "spara" acqua atomizzata fino a un'altezza di 50 metri nel cielo dell'area di Anand Vihar, zona sotto pressione specialmente a causa della presenza di un terminal degli autobus. Lo scopo è quello di creare una sorta di "nebbia artificiale", che dovrebbe catturare gli agenti inquinanti e trascinarli al suolo sotto forma di pioggia.
Nonostante la singolarità dell'esperimento i primi risultati sono scadenti. Testato vicino a una centralina di rilevamento dell'aria - alla presenza del ministro dell'ambiente indiano Imran Hussain -, il cannone non ha portato benefici, anzi: il tasso di PM2.5 e PM10 ha fluttuato su valori molto elevati e non sono stati registrati cali durante le quattro ore dell'esperimento.
Il responsabile del progetto ha spiegato che strumenti di questo genere hanno un effetto circoscritto nello spazio e nel tempo. «Il raggio d'azione di questi apparecchi è molto limitato. Influenza il volume dell'aria nelle immediate vicinanze del luogo nel quale l'acqua viene spruzzata. Quando si spegne l'effetto diminuisce» dichiara Vivek Chattopadhyay. A suo dire servono altre misure per far precipitare le concentrazioni d'inquinanti nell'area, come impedire di bruciare la spazzatura all'aperto.