Il suo aspetto decrepito aveva da subito suscitato gli sfottò. Seccato prima di Natale, se ne organizzano i funerali
ROMA - È una storia nata male e finita peggio quella dell’albero di Natale collocato dal Comune di Roma in Piazza Venezia. Subito ribattezzato dai romani “Spelacchio” per il suo aspetto per l’appunto spelacchiato, l’abete rosso, oggetto di mille ironie su internet, sta infatti seccando prima ancora di Natale.
«Prima del pagamento del servizio partiranno tutte le verifiche del caso», promette il Dipartimento ambiente del Comune di Roma sul Corriere della Sera, ammettendo che qualcosa, con "Spelacchio", è andato storto. Il servizio in questione è quello di trasporto della pianta recisa dal Trentino alla capitale. Secondo la giunta Raggi e i fornitori sarebbe stato proprio questo trasferimento a causare il triste tracollo di “Spelacchio”.
«Qualcosa a quell’albero è successo» - «Come tutti gli anni l’abete è stato tagliato, legato, trasportato e, una volta sulla piazza, è stato slegato e addobbato», spiega al portale italiano Stefano Cattoi, dell’Ufficio tecnico forestale della Val di Fiemme, che da oltre dieci anni fornisce alberi di Natale per Roma. «Noi non puntiamo il dito contro nessuno ma qualcosa a quell’albero è successo. È evidente», aggiunge. L’albero, conclude, avrebbe dovuto «tranquillamente» resistere per «un mese, un mese e mezzo».
«Quando è partito dalla Val di Fiemme era in ottime condizioni» - Su Repubblica, l’esperto della Val di Fiemme Ilario Cavada ipotizza che «l’operazione di slegatura» della pianta dopo l’arrivo in Piazza Venezia non sia stata eseguita correttamente: «È una procedura di estrema delicatezza perché c'è il rischio di rottura dei rami», spiega. «Quando è partito dalle nostre valli l’abete era in ottime condizioni, come dimostrato dalle foto», assicura.
Contattata «più volte» dal Corriere della Sera, l’azienda responsabile del trasporto della pianta, la Ecofast Sistema Srl, non ha ancora preso posizione sulla vicenda.
Il funerale di “Spelacchio” - ”Intanto su Facebook si organizzano persino i funerali di “Spelacchio”, «l’abete rosso che nei pochi giorni di vita capitolina ci ha donato gioia e felicità nonostante l’orribile trasformazione subita nel trasporto dalla Val di Fiemme alla Capitale - si legge sulla pagina dell’evento -. L’unico albero di Natale che non è arrivato a Natale». Data delle esequie: proprio il 25 dicembre, alle 13 in Piazza Venezia. «Non fiori ma opere di giardinaggio», conclude il goliardico annuncio che nel momento in cui scriviamo ha già raccolto più di mille adesioni e ha quasi 5mila “Interessati”.
Qui sotto un po' dell'ironia che corre in queste ore sui social:
Requiem per un albero.⠀ ⠀ Addio @spelacchio, è stato breve ma intenso. Riposa in pace | ph @rosamaria_cannella⠀ ⠀ #altaredellapatria #spelacchio #piazzavenezia #sampietrini https://t.co/xuZpQsZMuI pic.twitter.com/lFePs5HJ1p
— sampietrino (@sampietrino) 19 dicembre 2017
seppelliamo #Spelacchio al Pantheon
— Andrea C. (@AndreC1312) 19 dicembre 2017
D'accordo, state tutti di nuovo ironizzando su #VirginiaRaggi e su #spelacchio l'albero di Natale del comune di Roma che non vedrà il panettone. Ma poi vi voglio proprio vedere a non commuovervi quando il suo legno verrà impiegato per costruire la Funivia! #17dicembre
— kitkat73 (@kittkarsen) 19 dicembre 2017
Suggerimenti per il prossimo #AlberoDiNatale a Roma: recuperatelo direttamente dal deserto del #Namib. #Spelacchio pic.twitter.com/q5pkaxihW4
— Andrea Turco (@andreaturco79) 19 dicembre 2017
#Spelacchio non ha nulla di straordinario.
— Tany (@TaniuzzaCalabra) 19 dicembre 2017
È durato più o meno quanto un assessore a Roma.
Giù er cappello!! RIP #Spelacchio pic.twitter.com/Pi0sLybHaM
— Sentenza (@Er_Cattivo) 19 dicembre 2017
La morte di #Spelacchio , aperta la camera ardente. pic.twitter.com/K0KY9wxrkz
— Angelo Santoro (@AngeloSantoro) 19 dicembre 2017
fdasfa