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CITTÀ DEL VATICANOPapa Francesco: «No ai preti da salotto»

07.10.17 - 20:00
Papa Francesco: «No ai preti da salotto»

CITTÀ DEL VATICANO - No ai  «preti da salotto», a quelli che hanno «ambizioni umane» e no anche ai «preti spenti» che non si lasciano «plasmare» giorno per giorno dal Vasaio, che è Dio. Il Papa oggi ha ricevuto in udienza la Congregazione per il Clero e ha parlato loro della formazione dei sacerdoti. Questione che non si esaurisce "in qualche aggiornamento culturale" ma che invece deve essere coltivata lungo tutto il cammino.

E per questo il Papa ha chiesto a Rettori di seminari, direttori spirituali e vescovi «una cura speciale per le vocazioni al sacerdozio». Un appello che risuona quanto mai necessario proprio nel giorno in cui i Legionari di Cristo rendono nota la vicenda di Padre Oscar Turrion, Rettore del loro Pontificio Collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae di Roma, fino a qualche mese fa, quando la sua ammissione di avere una relazione e due figli ha mosso la Congregazione a chiedere alla Santa Sede la nomina di un nuovo Rettore arrivato ad agosto.

Il prete - ha detto il Papa ricevendo i partecipanti al convegno internazionale sulla formazione sacerdotale - si forma «fuggendo sia da una spiritualità senza carne, sia, viceversa, da un impegno mondano senza Dio». «La domanda che deve scavarci dentro, quando scendiamo nella bottega del vasaio, è questa: Che prete desidero essere? Un 'prete da salotto', uno tranquillo e sistemato, oppure un discepolo missionario a cui arde il cuore per il Maestro e per il Popolo di Dio?».

E il pontefice ha rimarcato che la vita sacerdotale deve essere un cammino in cui si fanno delle scelte.  «Per essere protagonista della propria formazione, il seminarista o il prete dovrà dire dei 'sì' e dei 'no'. Più che il rumore delle ambizioni umane, preferirà il silenzio e la preghiera; più che la fiducia nelle proprie opere, saprà abbandonarsi nelle mani del vasaio e alla sua provvidente creatività; più che da schemi precostituiti, si lascerà guidare da una salutare inquietudine del cuore, così da orientare la propria incompiutezza verso la gioia dell'incontro con Dio e con i fratelli. Più che l'isolamento, cercherà l'amicizia con i fratelli nel sacerdozio e con la propria gente, sapendo che la sua vocazione nasce da un incontro d'amore: quello con Gesù e quello con il Popolo di Dio», ha sottolineato il Papa.

«Il tema della formazione sacerdotale - ha concluso Papa Francesco - è determinante per la missione della Chiesa: il rinnovamento della fede e il futuro delle vocazioni è possibile solo se abbiamo preti ben formati».
 
 

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