Il presidente americano torna a polemizzare contro i campioni «ribelli» che lo contestano e si rifiutano di cantare l'inno nazionale
WASHINGTON - Non si placa la polemica tra il presidente americano Donald Trump e le stelle dello sport. «Se i tifosi della NFL rifiuteranno di andare alle partite fino a quando i giocatori non smetteranno di non rispettare la nostra bandiera e il nostro Paese, si vedranno presto i cambiamenti. Licenziamento o sospensione!», ha scritto il tycoon su Twitter.
Trump torna a polemizzare contro i campioni "ribelli" dello sport americano, quelli che contestano la sua presenza alla Casa Bianca e che si rifiutano di cantare l'inno nazionale. Proprio ieri il presidente americano aveva chiesto alla NFL, la lega professionistica del football americano, di licenziare i giocatori che non lo fanno.
If NFL fans refuse to go to games until players stop disrespecting our Flag & Country, you will see change take place fast. Fire or suspend!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 24 settembre 2017
Nel frattempo la protesta si allarga anche al mondo dello spettacolo. Ieri sera, su un palco di New York, la rockstar Stevie Wonder si è inginocchiata sul palco durante il concerto al Central Park contro le discriminazioni razziali.
«Questa sera mi metto in ginocchio per l'America. Entrambe le ginocchia!», ha urlato il cantante alla platea, in un gesto di solidarietà con gli atleti "ribelli" attaccati dal presidente americano.