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ITALIALotta alla povertà, da gennaio arriva il reddito di inclusione

29.08.17 - 20:06
La misura prevede l'erogazione di un massimo di 490 euro al mese per 12 mensilità l'anno (con un tetto di 18 mesi) per una famiglia di almeno cinque componenti
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Lotta alla povertà, da gennaio arriva il reddito di inclusione
La misura prevede l'erogazione di un massimo di 490 euro al mese per 12 mensilità l'anno (con un tetto di 18 mesi) per una famiglia di almeno cinque componenti

ROMA - Il Governo italiano ha approvato in via definitiva il decreto che introduce una misura permanente contro la povertà e si prepara alle nuove sfide dell'autunno a partire da quelle sul lavoro e sulla previdenza.

Da dicembre - secondo il decreto approvato oggi - le famiglie potranno chiedere di accedere al Rei, il reddito di inclusione, che scatterà da gennaio 2018 una volta fatta la verifica sui requisiti necessari a ottenere il beneficio. La misura che prevede l'erogazione di un massimo di 490 euro al mese per 12 mensilità l'anno (con un tetto di 18 mesi) per una famiglia di almeno cinque componenti potrebbe riguardare, secondo le stime del Governo quasi 500.000 famiglie per 1,8 milioni di persone coinvolte.

«E' un aiuto alla famiglie più deboli», spiega il premier Paolo Gentiloni. «Per la prima volta il Paese si dota di una misura permanente», sottolinea il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Critiche sulla portata della misura arrivano invece dalle opposizioni, in particolare dal M5s che rilancia la propria proposta sul reddito di cittadinanza e definisce il Rei un provvedimento «sterile, fallimentare e frammentario». Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta parla invece di strumento parziale e tardivo, «un pannicello caldo».

A salutare positivamente il provvedimento sono anche molte associazioni impegnate sul fronte della povertà, che però mettono il risalto la limitatezza delle risorse. Save the Children chiede un piano contro la povertà minorile e don Lugi Ciotti dell'associazione Libera parla di buona notizia anche se il numero complessivo di famiglie in povertà assoluta è più alto (1,8 milioni) di quelle che beneficeranno degli aiuti. «Un grande traguardo», lo definisce invece la Fiopsd, la federazione italiana degli organismi che si occupano delle persone senza dimora.

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