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STATI UNITI«Gli hacker sono pronti a colpire ancora»

14.05.17 - 19:40
Il virus Wannacry ha infettato i sistemi di 100 mila organizzazioni in 150 Paesi, in particolare quelli del Regno Unito
Keystone
«Gli hacker sono pronti a colpire ancora»
Il virus Wannacry ha infettato i sistemi di 100 mila organizzazioni in 150 Paesi, in particolare quelli del Regno Unito

LONDRA - Non è finita, un nuovo cyberattacco su larga scala, dopo quello senza precedenti sferrato venerdì, potrebbe essere imminente e venir scatenato già domani. Ad affermarlo, sempre mantenendo la sua identità segreta, è MalwareTech, il "nickname" del giovane tecnico inglese "eroe" che è riuscito ad arginare il virus che ha colpito i computer di tutto il mondo.

Mentre l'Europol conferma l'esistenza di questi rischi e rivela il bilancio provvisorio dell'offensiva telematica: il virus Wannacry ha infettato i sistemi di 100 mila organizzazioni in 150 Paesi, in particolare quelli del Regno Unito.

Il numero dei computer di privati colpiti potrebbe essere molto più alto. È ancora troppo presto per ipotizzare chi ci sia dietro l'attacco e per quali ragioni, oltre a quella di prendere in "ostaggio" i pc per chiedere un riscatto, lo abbia lanciato: per trovare i responsabili si sono mobilitate negli Usa l'Fbi e la Nsa, come ha reso noto una fonte dell'amministrazione Trump.

Per il capo di Europol, Rob Wainwright, «siamo di fronte ad una escalation e il numero dei sistemi colpiti potrebbe continuare a crescere quando domani le persone tornano a lavorare». E per gli esperti di sicurezza gli hacker potrebbero cambiare il codice utilizzato nel primo assalto e causare quindi nuovi problemi.

Il Paese più bersagliato resta la Gran Bretagna, e in particolare il suo sistema sanitario, il cosiddetto Nhs, con 48 aziende ospedaliere le cui difese non hanno retto al virus. Il ministro dell'Interno Amber Rudd ieri aveva rassicurato sul fatto che la situazione fosse stata risolta ma questa mattina il Royal London Hospital, uno dei maggiori centri ospedalieri nella capitale britannica, ha diffuso un comunicato in cui si avverte che i suoi tecnici sono ancora all'opera per riportare il servizio alla normalità. Il pronto soccorso è stato deviato su altri ospedali e si teme in particolare per domani, quando il sistema di prenotazioni rischia di andare in tilt una volta che saranno riavviati i computer dopo la pausa del fine settimana.

Intanto c'è chi accusa il governo conservatore di non aver fatto abbastanza per prevenire attacchi di questo tipo, in particolare non rinnovando le difese informatiche del già malandato Nhs, che soffre di una continua carenza di fondi.

Negli altri Stati presi di mira dall'assalto telematico, tra cui Russia e Spagna, le contromisure messe in campo dalle autorità sembrano aver funzionato. Come del resto anche in Italia, dove in base alle verifiche effettuate dalla polizia non risultano gravi danni alle infrastrutture informatiche ma non si escludono, anche in questo caso, sorprese domani al riavvio delle macchine.

Se a livello europeo è il settore sanitario ad aver maggiormente subito i contraccolpi, in molti casi a causa di sistemi obsoleti, quello bancario invece, stando all'Europol, avrebbe retto senza grossi problemi all'attacco. Ma in molti avvertono che questo potrebbe essere solo l'inizio di una serie di offensive e che per ora gli hackers si sono limitati a saggiare le difese.

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