Lo sostiene il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu
MOSCA - Dall'inizio dell'operazione militare in Siria, le forze aeree russe hanno effettuato 18'000 raid con 71'000 colpi contro gli obiettivi dei «terroristi», uccidendo 35'000 miliziani, tra cui 204 comandanti, e distruggendo 1'500 mezzi bellici.
Lo sostiene il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu. Inoltre, sempre secondo Shoigu, ad Aleppo gli sminatori russi hanno disinnescato 66.000 tonnellate di esplosivi.
«Essenzialmente - ha dichiarato il ministro - l'operazione condotta in Siria ha permesso di raggiungere una serie di obiettivi geopolitici: sono stati arrecati danni notevoli alle organizzazioni terroristiche internazionali in Siria, è stata fermata la loro diffusione nella regione, sono state colpite le fonti finanziarie delle formazioni dei banditi, ed è stato colpito il loro sistema di rifornimento, è stato prevenuto il crollo dello Stato siriano, è stata interrotta una serie di rivoluzioni colorate in Medio oriente e in Africa».