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NUOVA ZELANDA/SVIZZERA«In piena notte il nostro camper ha iniziato a tremare»

13.11.16 - 21:20
Turisti e residenti svizzeri in Nuova Zelanda raccontano gli attimi del terremoto. Ora sono al sicuro sulle colline o in fuga verso nord
«In piena notte il nostro camper ha iniziato a tremare»
Turisti e residenti svizzeri in Nuova Zelanda raccontano gli attimi del terremoto. Ora sono al sicuro sulle colline o in fuga verso nord

WELLINGTON - «Il mio letto tremava da morire, i bicchieri cadevano dalle mensole della cucina e lo specchio e i vetri tintinnavano», racconta poche ore dopo il terribile sisma che ha scosso la Nuova Zelanda Corinne Freestone. La Svizzera emigrata nel Paese oceaniano possiede una tenuta con dei bungalow a Nelson, nell’isola del sud. La situazione laggiù è inquietante perché non si sa mai quando possa arrivare il prossimo terremoto e quanto forte sarà, spiega. «Vado a letto vestita e appendo alla porta una borsa con dentro le cose essenziali ─ confessa ─. Così in caso di emergenza posso lasciare subito la casa».

I confederati Nico Decurtins e sua moglie hanno invece cercato rifugio su una collina di Wellington: «Nel bel mezzo della notte il nostro camper ha iniziato a tremare ─ racconta Nico ─. All’inizio ho pensato fosse a causa del vento perché Wellington è una delle città più ventose». Poco dopo, però, la coppia ha realizzato che si era trattato di un terremoto ed è corsa a rifugiarsi con il camper «sulla collina più vicina». «Molte altre persone l’hanno fatto», riportano. Ora seguono tutti le indicazioni della radio: «Non appena la situazione si sarà calmata torneremo giù», spiegano i turisti svizzeri.

In vacanza sulle montagne che ospitano il ghiacciaio Fox, nell’isola del sud, Dario Errico e la sua compagna erano invece ancora svegli a letto quando, poco dopo la mezzanotte, hanno iniziato a percepire strani movimenti. «Il letto ha vibrato per almeno mezz’ora», assicurano. Solo intorno alle 2 hanno realizzato però che si trattava di un terremoto: «Perché le nostre famiglie continuavano a chiamarci», ammettono. Di paura non ne hanno però mai avuta. «Tutti dormono, in hotel la situazione è calma», raccontano.

La zia di R. Roth vive infine ad Island Bay, un sobborgo di Wellington. «Quando le abbiamo telefonato è subito uscita per scappare in un posto più elevato», spiega lo svizzero. La zia, nata in Nuova Zelanda, gli ha detto di non aver mai sentito un sisma così forte. Lei e i suoi familiari, tuttavia, stanno bene. «La loro casa non è stata danneggiata ─ riporta R. ─. Ma in tanti hanno paura di uno tsunami». Anche molti dei loro vicini sono fuggiti in direzione nord.   

 

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