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Resti sono stati analizzati sulla principale catena montuosa nell'Australia meridionale
SYDNEY - Archeologi australiani, con la collaborazione dei proprietari tradizionali aborigeni, hanno trovato prove sorprendenti della più antica abitazione umana nell'arido entroterra del continente nella regione nord dei Flinders Ranges, la principale catena montuosa nell'Australia meridionale.
La scoperta spinge indietro di 10 mila anni i tempi di tale prima occupazione, fino a circa 49 mila anni fa. Per uno dei proprietari tradizionali, Clifford Coulthard, coautore dello studio appena pubblicato su Nature, la scoperta non è una sorpresa. «I nostri vecchi sanno che siamo qui da molto, molto tempo», ha detto.
Il sito, un riparo di roccia detto Warratyi, nelle terre tradizionali della gente Adnyamathanha, contiene anche evidenze di megafauna estinta, fra cui il diprotodonte. Secondo gli autori dello studio, fra cui archeologi dell'Università di Adelaide dell'Università Latrobe di Melbourne, la scoperta mette fine definitivamente ai dubbi sulla sovrapposizione cronologica degli esseri umani e della megafauna. «L'idea che non vi fosse interazione tra uomo e megafauna può essere davvero accantonata, dopo i rinvenimenti di Warratyi», scrivono gli autori.
Sono state scoperte evidenze del più antico uso conosciuto dell'ocra come pittura in Australia e nel sudest asiatico, i più antichi esempi di pigmento di gesso e di utensili di pietra con impugnatura. Lo scavo di 3,3 metri cubi ha riportato alla luce 4200 manufatti umani e tre chili di ossa, il 70% dei quali probabilmente di marsupiali detti wallaby delle rocce dai piedi gialli.
Comparando accuratamente la profondità dei manufatti ritrovati con datazioni al carbonio e ai grani di quarzo, gli archeologi hanno potuto ricostruire un quadro della frequentazione del riparo di roccia lungo l'intero arco di 50 mila anni. Il primo utilizzo fu intermittente, con una punta di 5000 anni nella quantità di resti di ossa e di manufatti, a partire da circa 40 mila anni fa.
L'uso quindi declinò fino a circa 24 mila anni fa, durante un periodo in cui l'area divenne "iperarida". Seguì poi un'altra punta di frequentazione circa 17 mila anni fa.
