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Primo anniversario del raddoppio: esso ha permesso di diminuire i tempi di transito delle navi ma ha pure aumentato il traffico
IL CAIRO - «Chiedo agli egiziani di prendere le distanze da chi mette in dubbio i progetti nazionali e loro realizzazione. Il nostro popolo è capace di distinguere tra il bene ed il male. Abbiamo scavato il nuovo Canale di Suez, abbiamo risolto i problemi dell'elettricità, delle strade e coltivato 1,5 milioni di feddan (unità di misura in uso in Egitto, 1 feddan equivale a 0,4 ettari)».
«L'Egitto recupererà il suo prestigio». Così il presidente Abdel Fattah al Sisi alla cerimonia per il 60esimo anniversario della nazionalizzazione del Canale di Suez e per il primo anniversario della inaugurazione del raddoppio del Canale, esattamente un anno fa.
Presenti alle celebrazioni il premier Sherif Ismail, il ministro della Difesa Sedqi Sobhy, il presidente dell'Autorità Canale di Suez (Sca) Mohab Mamish e le più alte cariche militari. La cerimonia è stata trasmessa in diretta dalla televisione di Stato.
Sisi ha anche ispezionato a Ismailia i lavori di costruzione di alcuni tunnel che passeranno sotto il Canale. Frecce tricolori hanno solcato il cielo eseguendo una serie di performance aeree. Il raddoppio dell'opera 'faraonica' inaugurata il 6 agosto del 2015 ha interessato un allungamento per 72 km: un nuovo tratto di 35 chilometri parallelo a quello esistente, oltre all'ampliamento e all'approfondimento dell'attuale per 37 km.
L'autostrada del mare ha permesso di diminuire i tempi di transito delle navi ma anche di raddoppiare il traffico, con una previsione di aumento degli incassi dei moli i 13,2 miliardi di dollari nel 2023.
