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BOSNIAIn migliaia alla commemorazione del massacro di Srebrenica

11.07.16 - 11:32
Tra l'11 e il 13 luglio 1995 furono sterminati 8372 musulmani
In migliaia alla commemorazione del massacro di Srebrenica
Tra l'11 e il 13 luglio 1995 furono sterminati 8372 musulmani

SARAJEVO - Decine di migliaia di persone, a bordo di autobus, auto e altri mezzi, stanno confluendo al cimitero-memoriale di Potocari, in Bosnia orientale, per partecipare alla commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica del 1995.

Nel massacro furono sterminati 8.372 musulmani tra l'11 e il 13 luglio, dopo la caduta nelle mani dei serbo-bosniaci dell'"area protetta" dell'Onu.

Nel corso della cerimonia funebre guidata dal capo della comunità islamica bosniaca, accanto alle 6.377 vittime finora sepolte, verranno inumati i resti di altre 127 vittime esumate dalle fosse comuni e identificate nel corso dell'ultimo anno con il metodo del Dna.

Di essi solo 11 scheletri sono completi: le ossa degli altri sono disperse in più fosse comuni a causa dei trasferimenti, spesso per mezzo di bulldozer, fatti alla fine della guerra (1992-95) da militari e poliziotti serbi nel tentativo di occultare le prove del massacro.

Ieri sera sono giunti a Potocari anche i 7.000 partecipanti della Marcia della pace, che in tre giorni hanno percorso all'incontrario la marcia, attraverso i boschi, dei 15 mila uomini di Srebrenica in fuga verso Tuzla, dove solo in pochi arrivarono.

Banditi i dirigenti serbi - Nessun esponente della dirigenza serba era presente alle commemorazioni. Belgrado riconosce che nel luglio 1995 i serbo-bosniaci guidati da Radovan Karadzic e Ratko Mladic si macchiarono di orrendi crimini, ma si rifiutano di parlare di genocidio, come fanno i bosniaci e come la giustizia internazionale ha definito le stragi di oltre 8 mila musulmani a Srebrenica.

E gli organizzatori delle commemorazioni, compreso il sindaco della cittadina bosniaca Camil Durakovic e le 'Madri di Srebrenica', hanno dichiarato 'persone non grate' tutti coloro che negano il genocidio di 21 anni fa. L'unico politico serbo presente è Cedomir Jovanovic, leader del Partito liberaldemocratico (Ldp, all'opposizione).

Duro il commento del presidente serbo Tomislav Nikolic (conservatore dell'Sns, ex appartenente al partito ultranazionalista Srs di Vojislav Seselj), secondo il quale va reso omaggio anche alle migliaia di serbi trucidati dai musulmani durante la guerra di Bosnia (1992-1995). Dei crimini contro i serbi nessuno parla, sostiene il presidente.

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